Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato la necessità di forze armate professionali di fronte alle sfide attuali e future, escludendo il ripristino della leva obbligatoria per via dei costi elevati. Ha invece proposto l’ipotesi di un servizio volontario e di una riserva, ispirandosi a modelli come quello svizzero.
Riguardo all’Unione Europea, ha indicato che un esercito comune richiederebbe un lungo periodo di costruzione e ha suggerito l’interoperabilità delle forze armate nazionali come un approccio più pratico, integrato nel contesto della NATO.