Da Nord a Sud. Esodo natalizio prima del blocco del 21 dicembre

Prima ancora di una decisione finale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’ansia dell’esito sale e con lei, anche la pressante richiesta da parte dei lavoratori di avere una risposta il prima possibile. Intanto, le stazioni ferroviarie sono pronte a rivivere come avvenuto durante il primo lockdown, un esodo da nord a sud.

Oltre che ai treni, da nord a sud sono stati presi d’assalto anche aeroporti e strade. Sono veramente numerosi gli italiani che hanno deciso di mettersi in viaggio per raggiungere i familiari nelle altre Regioni, prima del blocco sicuro del 21 dicembre. Tale provvedimento rimarrà in vigore fino al termine delle vacanze di Natale, quindi tutto fermo fino al 6 gennaio. Se lo scopo di questa decisione è quello di rallentare ulteriormente il contagio e di non rischiare come avvenuto nell’estate, ora si rischia il contrario. Un affollamento non è di certo la miglior soluzione.


Seppur rispettando le misure anti contagio previsti nei luoghi pubblici e nei mezzi di trasporto, il numero di persone che si sta spostando è veramente elevato. Che cosa aspettarci però? Il Presidente Conte per l’ennesima volta sta lasciando tutti con il fiato sospeso e lo fa in un momento importante per famiglie. Ma non solo per loro. Organizzare il lavoro a meno di una settimana dal Natale è in termini spiccioli, follia pura. Altri, invece, la considerano cattiveria bella e buona.

Dopo quanto passato in questo drammatico anno,  bisogna attendere fino alla fine e ancora una volta non si pianifica, non si organizza, non ci si incontra e se qualcuno credeva di essere stato furbo ad aver affittato agriturismi interi per ritrovarsi, il Governo non lascia passare questo misero escamotage. I commercianti, baristi e ristoratori preferiscono però di gran lunga un lockdown breve per tutti, piuttosto che un’ulteriore divisione a zone che crea soltanto caos. L’augurio è che si tratti solo di ore per avere il tanto atteso verdetto.

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