Da oggi sono 40,5 milioni gli italiani che saranno in zona bianca. Di fatto non si applicano più le misure che regolano tutte le attività nelle altre zone, compreso il coprifuoco che nel resto d’Italia sparirà il 21 giugno.
Gli italiani in zona bianca dovranno rispettare comunque delle regole che restano in vigore che sono: l’obbligo del distanziamento di almeno un metro, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione delle mani e il divieto di assembramento, sia all’aperto che al chiuso.
Dal Dpcm del 2 marzo, che ha introdotto la zona bianca, sono però state approvate una serie di regole che valgono anche nelle regioni che si trovano in questa fascia. Vediamo quali sono.
Nelle zone bianche è consentito organizzare feste private. Per partecipare bisognerà avere una delle 3 certificazioni verdi previste dai decreti attualmente in vigore: certificato di vaccinazione (9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo, dunque anche con la seconda dose, oppure dal 15/esimo giorno dopo la prima dose fino alla somministrazione della seconda), certificato di guarigione se si ha avuto il covid che ha validità 6 mesi e tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento.
Nel Dcpm che dovrà essere approvato nei prossimi giorni è previsto che la verifica delle certificazioni spetta “ai soggetti che erogano i servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso di certificazione verde e gli organizzatori di eventi ed attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali”.
Dopo un confronto tra regioni e Governo sulle regole per i ristoranti è stato stabilito, con un’ordinanza firmata del Ministro della Salute Roberto Speranza il 4 giugno scorso che fino al 21 giugno in zona bianca “il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di 6 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.
Nel Dpcm del 2 marzo è previsto che: “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso”. Per ora le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, quindi cari italiani in zona bianca per ballare bisognerà aspettare.