Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale 191 del 17 ottobre 2019. Si tratta del dispositivo che promuove l’istituzione dei servizi di assistenza psico-oncologica negli ospedali della Regione. Di conseguenza da il via alla presenza obbligatoria della figura dello psiconcologo all’interno del team multidisciplinare che si occupa della presa in carico del paziente oncologico e onco-ematologico. L’aula consigliare ha approvato all’unanimità. La Regione Lazio diventa così la prima a istituire per legge questo tipo di servizi.
La legge è stata voluta fortemente dalle 43 Associazioni pazienti in “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Gruppo che da oltre 5 anni lavora senza sosta insieme al Consigliere Loreto Marcelli latore della proposta di legge.
Psiconcologi già a lavoro per tumore della mammella
L’idea di istituire obbligatoriamente i servizi di assistenza psico-oncologica in ospedale è nata dall’ascolto dei pazienti. La legge 191 va a sanare una carenza importante che non può più essere lasciata alla buona volontà delle Amministrazioni ospedaliere. Il Lazio, d’altra parte, aveva già intrapreso questo cammino all’interno della Rete oncologica regionale per la gestione del tumore della mammella. Per quella specifica patologia, infatti, è stata introdotta la Breast Unit di psiconcologi, parte integrante del team multidisciplinare.
Il 25-30% dei pazienti oncologici soffre di depressione e ansia
Secondo il 12° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in Italia, il 25-30% dei pazienti presenta disturbi psicologici di depressione e ansia. Questi ovviamente si ripercuotono sulla qualità della vita, del recupero, dell’aderenza alle cure e della riabilitazione. Il 50-70% è invece soggetto a distress emozionale. Si stima che almeno 1.000.000 di malati in Italia abbia necessità di interventi psico-oncologici specialistici. In questa stima vanno aggiunti gli interventi dedicati a caregiver, familiari e operatori sanitari.
”Questa legge – commenta Angela Piattelli, Vice Presidente della Società Italiana di Psico-Oncologia (Sipo) – va nella direzione da tempo auspicata dalla nostra Società scientifica, ovvero quella di consentire ai professionisti psicologi di entrare a far parte a tutto tondo del team multidisciplinare nei reparti oncologici e onco-ematologici e offrire ai pazienti l’accesso al supporto psicologico che ancora non è capillarmente diffuso o è a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Il sostegno psicologico è uno dei bisogni maggiormente richiesti dai malati con tumore e dalle loro famiglie, che da soli spesso non ce la fanno ad affrontare una malattia grave come un tumore con tutte le conseguenze ad essa correlate. Spero che questa importante decisione dell’aula del Consiglio Regionale del Lazio possa fare da apripista per altre realtà regionali e anche per diventare legge a livello nazionale”.
Nella legge anche percorsi formativi ad hoc per specialisti
Il Testo di legge si compone di 6 articoli che oltre a dettare disposizioni finalizzate a tutelare il diritto di ogni paziente oncologico della Regione ad accedere alle cure psico-oncologiche. Inoltre, promuove l’inserimento dei servizi di assistenza psico-oncologica nella Rete oncologica regionale attraverso l’attivazione di un modello organizzativo multidisciplinare-multiprofessionale integrato in cui la figura della psiconcologo viene potenziata in tutte le fasi di malattia. La legge 191 dispone altresì percorsi formativi ad hoc per gli specialisti diretti ad un potenziale numero di 680 psicologi la cui formazione sarà effettuata per gruppi di 50-60 partecipanti mediante lezioni in presenza, Fad e tirocini di 10 ore.