Dal 3 giugno vaccini aperti a ogni classe d’età

Dal 3 giugno i vaccini covid saranno aperti a ogni classe d’età in Italia, lo ha detto il Generale Figliuolo. Ha dichiarato poi il Commissario straordinario: “È molto probabile che dagli inizi della settimana prossima anche l’Aifa darà il via libera al vaccino per il target dai 12 anni ai 15 anni, parliamo di circa due milioni e 300mila ragazzi. Nel piano li avevo già previsti a marzo e quindi siamo in grado di procedere anche su questa classe”.

Il Generale ha aggiunto: “Ad oggi noi abbiamo somministrato quasi 33 milioni di dosi, di cui 21 milioni e 800mila prima dose e il restante, circa 11 milioni e 200mila, persone vaccinate. Sugli over 80 abbiamo superato il 90%, sugli over 70 siamo sopra l’80 per cento, sugli over 60 a livello nazionale dobbiamo crescere tutti perché siamo intorno al 62-63%. Con procedure di chiamata attiva dobbiamo andare a intercettare la restante parte di popolazione che ci manca”.


Giorgio Palù, Presidente dell’Aifa, ha dichiarato: “Il 10 maggio l’Fda ha già approvato questi vaccini per gli adolescenti, l’Ema dovrebbe approvarli oggi e l’Aifa recepirà questa autorizzazione perché non c’è nessun’altra indicazione preferenziale. C’è già un’età, ci sono già i vaccini e credo che oggi si completerà il ciclo anche per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni”.

L’Aifa autorizzerà questo vaccino nel giro di uno o due giorni e aggiunge Palù: “come è sempre avvenuto. Domani o al massimo lunedì. Poi dipenderà dalla disponibilità dei vaccini, come sappiamo per questa età sono raccomandati i vaccini a mRna. Negli Usa si sta studiano anche per i bambini più piccoli, e quello che sappiamo è che la risposta immunitaria è molto elevata come ci si attende in un sistema immunitario che è ancora giovane. Non solo, ma la protezione dopo la prima dose è oltre il 90% ed è vicina al 100% se non al 100% dopo la seconda dose. I bambini rispondono benissimo e sono protetti”.

Il Presidente dell’Aifa ha sottolineato: “Gli inglesi prima sotto i 30, poi sotto i quaranta non usano vaccini a vettore adenovirale e noi lo consigliamo sopra i 60 anni, in Francia sopra i 55. Per gli aspetti fisiopatologici sappiamo che i bambini e i giovani adolescenti si infettano meno, trasmettono relativamente anche meno perché hanno meno ricettori sulle cellule piteriali delle vie respiratorie superiori. Però abbiamo imparato che con le varianti che hanno un aumentata affinità per i ricettori, un maggiore indice di contagiosità anche i bambini si infettano e possono essere una via di trasmissione quindi possono essere un importante serbatoio. Questo vaccino si aggiunge per fascia d’età ma non rientra ancora in quello che è il calendario vaccinale per la vita”. 

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