Damien Hirst: 80 opere alla Galleria Borghese in dialogo con i capolavori

Dopo quattro anni d’assenza, Damien Hirst torna a Roma con “Archaeology Now” e ripropone la sua famosa mostra “Treasures from the Wreck of the Unbelievable“, presentata a Palazzo Grassi e Punta della Dogana nel 2017.

 

Damien Hirst The Severed Head of Medusa 2008

 

L’apertura al pubblico della mostra è prevista l’8 giugno 2021 e sarà visitabile fino al 7 novembre. La rassegna romana, a cura di Anna Coliva e Mario Codognato, vedrà esposte le 80 opere in tutte le sale del museo; affiancando  così le opere degli artisti del passato come Caravaggio, il Bernini o Canova.

Archaeology Now” nasce proprio dalle ricerche di Hirst per Treasures from the Wreck of the Unbelievable. Per la mostra veneziana, l’artista inglese aveva lavorato con materiali diversi da quelli naturali, tecnologici e preziosi; così da realizzare opere in marmo, bronzo, corallo, cristallo di rocca, pietre dure. L’idea, spiega una nota, è quella di inserire le opere di Hirst “tra i capolavori della collezione della Galleria” al fine di esaltare “il desiderio di multiformità del suo fondatore, il Cardinale Scipione Borghese“.

 

Damien Hirst e le sue opere inedite in Italia

Saranno presenti anche i dipinti della serie “Colour Space“, in Italia per la prima volta; nello spazio esterno del Giardino Segreto dell’Uccelliera, invece, sarà collocata la scultura colossale “Hydra and Kali“. I curatori della mostra hanno dichiarato in merito al museo e alle opere di Damien Hirst: “È un luogo che possiede una ricca e originale decorazione; fatta da una varietà di materiali e colori: marmi, stucchi, mosaici. I lavori di Damien  Hirst completeranno la molteplicità di invenzioni e tecniche presenti nella collezione museale; mostrando così l’incredibile abilità dell’artista di unire concetti e narrazioni con l’eccezionale capacità necessaria a creare queste complesse opere. Che è stata una costante di questa istituzione“.

 

La mostra è stata resa possibile grazie all’importante supporto di Fondazione Prada che, come si legge sul loro sito ufficiale, “si interroga su quali siano gli intenti e la rilevanza dell’impegno culturale oggi, con una serie di progetti in continua evoluzione. Ci sono state commissioni “utopiche” a singoli artisti, conferenze di filosofia contemporanea, mostre di ricerca e iniziative in campo cinematografico“. 

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