C’è un’ipotesi di mediazione nel testo del Governo inviato ai Gruppi parlamentari: possibilità di gare fino al 31 dicembre 2024 e indennizzo per la perdita dell’avviamento. Possibilità di gare fino al 31 dicembre 2024 e indennizzo per la perdita dell’avviamento, calcolato con riferimento alle scritture contabili e ad una perizia giurata.
È quanto prevede un’ipotesi di mediazione sulla questione dei balneari messa a punto dal Governo e inviata ai Gruppi parlamentari, che ora si riservano di fare ulteriori approfondimenti. Intanto, però, “stiamo facendo un percorso che ci porta ad iniziare le votazioni oggi in commissione”sul DDL concorrenza e stiamo arrivando anche alla conclusione sull’articolo 2, una giornata molto positiva“. Così il Ministro Federico D’Incà al termine della riunione.
Una giornata positiva grazie al lavoro comune tra governo e Parlamento e mi auguro che già oggi ci siano passi in avanti per concludere nelle prossime ore il lavoro in commissione nelle prossime ore” per arrivare “in aula entro e non oltre il 31 maggio”. Sulla questione dei balneari “ci siamo quasi”, ha poi affermato Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd.
Questa la proposta: “Art. 2-bis comma3 In presenza di ragioni che impediscano la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2023, ivi comprese, a titolo esemplificativo, la presenza di un contenzioso o difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa, l’autorità competente può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024. Fino a tale data l’occupazione dell’area demaniale da parte del concessionario uscente è comunque legittima anche in relazione all’articolo 1161 del codice della navigazione approvato con regio decreto 30 marzo 1942, n. 327“.
Ed inoltre: “Art. 2-ter lettera i) definizione, anche in deroga alle norme del codice della navigazione, di criteri uniformi per la quantificazione dell’indennizzo da riconoscere al concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante, in ragione della perdita dell’avviamento connesso ad attività commerciali o di interesse turistico, del valore residuo dei beni immobili oggetto di investimenti per l’esercizio dell’impresa, calcolato sulla base delle scritture contabili ovvero di perizia giurata redatta da un professionista abilitato, che ne attesta la consistenza, sempre che sussista un titolo legittimo per i beni per la cui realizzazione o utilizzo nell’attività di impresa sia richiesto un titolo abilitativo, compresa ove prevista la comunicazione o la segnalazione dell’autorità amministrativa“.
Sul testo dell’articolo 2 del ddl Concorrenza e sulla mediazione proposta dal viceministro Pichetto Fratin, i gruppi si riservano di fare ulteriori approfondimenti. E’ quanto emerge dalla riunione di maggioranza al Senato. Alle 15 in Commissione Capigruppo si definirà il calendario. Il clima, si riferisce, è stato molto collaborativo, il ministro Federico D’Incà ha ringraziato tutti per il grande lavoro svolto.
“Vorremmo evitare tutti noi della maggioranza che si desse un messaggio di contrapposizione con il Governo, non è così”. Quindi porre la fiducia sul ddl concorrenza “non sarebbe un bel segnale, sarebbe un piccolo schiaffetto al Parlamento”, anche perché sulla questione dei balneari “stiamo finalizzando e mi auguro che l’accordo sia vicino“. Lo ha affermato la capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, al termine della riunione di maggioranza.
“Mi pare che il clima sia migliorato e con uno sforzo comune si possa arrivare a una soluzione positiva anche sul tema delle concessioni balneari. E’ un segnale importante che la commissione Industria cominci a votare gli articoli sui quali è stato raggiunto un accordo. E’ un momento decisivo per il Paese e per ricevere le ingenti risorse europee del Recovery Fund. Il PD sostiene con convinzione l’azione del governo, ritiene positivo il lavoro compiuto dal Parlamento e auspica che tutte le forze politiche che sostengono l’esecutivo siano responsabili nel rispetto dei tempi”. Così la presidente dei senatori del Partito Democratico Simona Malpezzi.
“Vorrei smentire questa narrazione che si sta facendo che il Parlamento è impantanato, assolutamente no. Sulla questione dei balneari abbiamo proposto delle piccole modifiche” al testo proposto dal Governo “ma si chiude, la sintesi è davvero vicinissima“, ha poi affermato la capogruppo del Movimento 5 stelle, Maria Domenica Castellone. .