Questa, in sintesi, la cronaca di una manifestazione democratica contro la violazione dei diritti umani e che riporta l’Italia ad un livello paritario con gli altri stati dell’UE sul piano della libertà di genere.
Sono 8 mila, secondo quanto riferito dagli organizzatori dal palco della manifestazione, le persone che hanno partecipato alla manifestazione pacifica di Milano.
Milano, dunque, scende in piazza per il Ddl Zan. La manifestazione si è svolta, pacificamente, all’Arco della Pace, promossa dai “Sentinelli”, per chiedere di votare al più presto il Disegno di legge Zan contro l’omotransfobia.
La versione di “Bella Ciao” cantata da Milva ha aperto ufficialmente la manifestazione. La piazza si è riempita ben presto di persone, con i dovuti distanziamenti. Chi ha portato chi una bandiera colore arcobaleno, chi una maglietta, chi una sciarpa o un fiore.
In piazza tanti giovani, ma anche famiglie con bambini, coppie e anziani. Gli organizzatori dal palco hanno invitato le persone a mantenere la distanza di sicurezza e a indossare le mascherine per evitare il rischio di far interrompere l’evento.
“Grazie è un numero enorme, gigantesco sappiamo che può essere pericoloso perché può essere facile strumentalizzare una folla così – hanno detto -, state a distanza di sicurezza”.
Le persone e i cittadini vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge di civiltà. – ha aggiunto Zan – Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero essere colpiti da questi crimini per questo è importante approvarla”.
Dopo questa manifestazione “mi aspetto che il Senato continui la discussione della legge in modo ordinato e civile a partire dalla commissione. Senza sotterfugi e ostruzionismi. Senza utilizzare le prerogative di qualcuno per limitare la discussione democratica al Senato – ha concluso Zan – . Che, come è stato fatto alla Camera, ci sia una discussione civile e franca anche al Senato senza comprimere il dibattito per portare a casa il prima possibile una legge che l’Italia aspetta da trent’anni”.
“Questo è un successo per la democrazia che dimostra che l’Italia è un Paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili”, ha detto il deputato del PD, Alessandro Zan, promotore dell’omonimo disegno di legge.
Tra i volti noti in piazza a Milano anche la ex compagna di Silvio Berlusconi,Francesca Pascale e presenti anche le cantanti Malika Ayane e Paola Turci che ha dichiarato: “Sono qui perché mi sento dalla parte giusta, dalla parte di una comunità che difende i diritti di tutti e vuole fermare l’odio e la discriminazione. Questa piazza oggi ha spiegato ampiamente quali sono le fake news riguardo al Ddl Zan”.
Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il ddl contro l’omotransfobia ribattezzato anche “legge Zan” dal cognome del relatore Alessandro Zan, è tornato al centro del dibattito politico.
Il disegno di legge, infatti, si è bloccato al Senato dopo che la Lega, ma anche le altre forze del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno definito il provvedimento non prioritario, non consentendo così l’avvio della discussione in commissione Giustizia. Poi, il 28 aprile 2021, il testo è stato incardinato in commissione Giustizia al Senato e la calendarizzazione è passata.
Il provvedimento, se approvato, istituirebbe il carcere per chi commette atti di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità.