In un posto sul suo profilo Gscebook Di Battisti analizza, a modo suo le dimissioni di Draghi.
“Non devo difendere il Movimento 5 Stelle (figuriamoci, nell’ultimo anno e mezzo è indifendibile, dal ‘Draghi è grillino’ in poi è stato un suicidio continuo) tuttavia amo difendere la verità – si legge nel post – È evidente che Draghi si sia stancato di fare il Presidente del Consiglio. In realtà non l’ha mai voluto fare. Accettò sperando di diventare presto Presidente della Repubblica. Ora prende la palla al balzo per andarsene mentre gran parte della Stampa dà tutte le colpe a Conte descrivendolo come un irresponsabile perché ci ha fatto perdere (a detta loro) il miglior Presidente del Consiglio della galassia. Scemenze.”.
“Se Draghi davvero lo volesse – aggiunge il leader barricadiero del Movimento – sarebbe ancora non solo il Presidente del Consiglio, ma il Presidente del Consiglio di un Governo di unità nazionale, perché quasi tutti gli voterebbero la fiducia, prosegue Di Battista.
“Dall’altra parte – conclude Di Battists – chi è terrorizzato dall’idea di perdere la poltrona e di andare ad elezioni anticipate (si dovrebbe mettere con l’agendina in mano alla Carlo Verdone in un ‘Sacco Bello’ a chiamare tutti i democristiani d’Italia, con il pericolo che in molti non siano disposti a rispondergli perché ci sono democristiani seri e non soltanto democristiani di convenienza) è Luigi Di Maio“.