Di Maio: “L’Italia ha sempre un canale aperto con Mosca”

“Il tema fondamentale è la diplomazia. Proprio quando le parti si rifiutano di lavorare alla diplomazia noi dobbiamo accelerare su questo. Dobbiamo promuovere una conferenza di pace preceduta da un cessate il fuoco. Il Paese che sta lavorando di più alla pace è la Turchia che riesce a parlare con entrambe le parti, ma l’Italia ha sempre un canale aperto con Mosca“. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio parla a “Radio Anch’io” su Radio Uno.

Poi continua: “L’Unione europea si deve fare promotrice di una conferenza di pace, che passa per cessate il fuoco localizzati, da negoziare anche con comandi militari sul campo” ha spiegato poi il Ministro.

Segue un passaggio sul Presidente ucraino. Volodymyr Zelensky ha fatto aperture importanti”. “C’è differenza fra un territorio su cui consentire di esercitare la sovranità a un altro Stato e un’autonomia territoriale e consentire la tutela del bilinguismo. Su questo si possono raggiungere punti di caduta”, ha sottolineato il Ministro. Poi sulle sanzioni: “se noi non togliamo a Putin le risorse finanziarie che utilizza per finanziare la guerra non si siederà mai al tavolo” del negoziato per un accordo di pace, ha specificato Di Maio.

Gas: arriva l’estate, quello da Algeria e Azerbaigian va stoccato

Sul prezzo del gas ha detto: “chiediamo all’UE di mettere un tetto massimo al prezzo del gas perché il prezzo è sul  mercato” e “se il mercato lo mette a un prezzo così alto noi abbiamo bisogno che l’UE dica ‘fermate le speculazioni, oltre questo prezzo  non si può salire”. E ancora: “Noi non dobbiamo ragionare” pensando che “ci serve tutto il gas russo adesso, e quindi compensare tutti i 29 miliardi di metri cubi” perché  “durante l’estate ne consumiamo la metà: quello che arriva da Algeria, da  Azerbaigian in più adesso lo dobbiamo mettere negli stoccaggi” e per  “metterlo negli stoccaggi abbiamo bisogno di un prezzo più basso”.

Ultima battuta sulle elezioni francesi. “In questo momento abbiamo bisogno di europeismo, non sovranismo. Abbiamo dinanzi due strade. Il sovranismo che ci isola e poi c’è l’europeismo che ci consente di non far deflagrare le nostre strutture internazionali, l’UE e la NATO, ma anzi di rafforzarle“, ha concluso.

(foto di Adnkronos)

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