Insieme al DL Sostegni ci saranno cambiamenti anche per il Reddito di cittadinanza. E’ confermato il rifinanziamento ma è necessario cercare di evitare il numero dei beneficiari, con il fine però di trovargli un’occupazione.
Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha dichiarato: “Sul Reddito di Cittadinanza stiamo lavorando, faremo una analisi di quello che è avvenuto. Credo che dovremo lavorare in due direzioni: rafforzare la parte che spinge per le politiche attive del lavoro, con meccanismi che facilitino di più l’accesso al lavoro e contemporamente consentire anche di superare alcuni ostacoli che precludono l’accesso. Non dobbiamo disincentivare la ricerca del lavoro”.
Il Ministro ha annunciato di essere intenzionato a rifinanziare il reddito con 1 miliardo di euro ma anche di consentire a chi percepisce il sussidio di lavorare senza perdere il diritto all’assegno e nemmeno la sua consistenza.
Chi attualmente percepisce il reddito di cittadinanza, ma trova un lavoro “a termine”, può accettare il contratto e sospendere la prestazione assistenziale, poi, al termine del lavoro, percepire il beneficio di prima. Il miliardo in questione, si aggiunge ai 4 già previsti dalla legge di Bilancio per i prossimi nove anni.
Secondo Orlando, se l’Italia ha evitato che la crisi economica si trasformasse in crisi sociale è stato proprio grazie al reddito di cittadinanza, ma anche al reddito di emergenza: ecco perché anche quest’ultimo verrà rafforzato con un aumento della soglia massima per chi vive in affitto.
”Si allargherà la base perché ci sono persone che non possono accedere al Reddito di Emergenza. Dobbiamo allargare la platea delle persone che possano accedere perché purtroppo ci sono nuovi poveri, persone che si sono impoverite in questi mesi e persone che non hanno potuto ricorrere alle fonti di reddito che avevano normalmente prima della pandemia”, ha sottolineato.
Una scelta che però deve evitare che questo sistema porti le famiglie meno abbienti ad accomodarsi nell’assistenzialismo.