Da domani, mercoledì 7 aprile, gli studenti che torneranno in presenza a scuola saranno quasi 5,6 milioni. Invece quasi 3 milioni dovranno continuare a seguire le lezioni in DAD. Il Decreto Legge n. 44 infatti consente il rientro a scuola anche nelle zone rosse dei bambini della scuola dell’infanzia, degli alunni di primaria e di quelli del primo anno di secondaria di I grado.
É anche grazie al risultato del bilanciamento tra le regioni passate in zona rossa prima di Pasqua e quelle ritornate in zona arancione. Secondo i dati di Tuttoscuola, non capitava che ci fossero tanti alunni nelle classi dal febbraio scorso.
Ovviamente il rientro non è comunque omogeneo sul territorio. Gli alunni in presenza non superano il 56% nelle regioni del Sud, il 57% nel Nord-ovest. Mentre raggiungono il 70% nel Nord-est, il 74% al Centro e arrivano all’83% nelle Isole. Le province autonome di Bolzano e Trento avranno complessivamente 87,3% di alunni in presenza.
Dei circa 5,6 milioni di alunni che tornano a scuola domani, 2,7 milioni sono i più piccoli della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, anche se si trovano in regioni classificate in zona rossa. Per le stesse ragioni in quelle regioni in zona rossa potranno accedere ai servizi per la prima infanzia anche 212 mila bambini.
Le regioni in cui è più forte la didattica in presenza, con il maggior numero di ragazzi a scuola sono la Lombardia con 785.910 e 615.903 in DAD. Segue il Lazio con 687.592 e 133.737 in DAD, il Veneto con 573.694 e 106.402 in DAD, la Campania con 484.731 e 460.262 in DAD e l’Emilia Romagna con 335.580 alunni e 284.843 in DAD. Con la quasi totalità degli alunni in presenza le Isole: la Sicilia con 614.891 e la Sardegna con 170.004.
Seguiranno le attività didattiche a scuola complessivamente 1.393.010 bambini delle scuole dell’infanzia e cioè il 100%, 2.605.865 alunni della primaria, anche qui si arriva al 100%, 1.019.904 alunni della scuola secondaria di I grado con il 59,5% e parzialmente in alternanza al 50% 549.929 studenti delle superiori con una percentuale del 19,7%.