Save the Children: è davvero “IMpossibile”?

Sì, si può scrivere significativamente proprio così “IMpossibile”, il titolo del programma annunciato oggi da Save the Children che spiega nel sottotitolo  “Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora”.

Save the Children – è l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro – per coinvolgere le migliori conoscenze, risorse ed energie del mondo della politica, dell’economia e dell’impresa, della cultura, del terzo settore e della società civile, per provare a rendere insieme possibile ciò che oggi sembra non esserlo.

Le sfide per il futuro dei bambini oggi sembrano enormi. Le guerre, la povertà, le diseguaglianze, le pandemie, le migrazioni, le emergenze umanitarie, hanno un impatto grave e spesso duraturo sulle vite di centina di milioni di bambine e bambini di tutto il mondo, privandoli della possibilità di vivere, di crescere serenamente, di studiare e di sviluppare il loro potenziale.

Tutto ciò è davvero inevitabile? È davvero IMpossibile salvare la vita dei bambini e garantire il rispetto dei loro diritti? Oppure  IMpossibile è solo qualcosa che non siamo ancora riusciti a realizzare?

Non c’è nessuna insita impossibilità nel salvare i bambini del mondo. È impossibile solo se ci rifiutiamo di farlo” – diceva Eglantyne Jebb, la fondatrice di Save the Children, un secolo fa, sostenendo che per salvare i bambini fossero necessarie tre cose: conoscenze, risorse e volontà.

Sulla scia del suo insegnamento, i quattro giorni dell’evento IMPOSSIBILE 2022 si snoderanno in un fitto programma di confronto sulle sfide più importanti e le proposte più efficaci per operare concretamente un cambiamento in positivo nella vita delle bambine e dei bambini nel mondo e in Italia.

Durante le giornate del 19 e 20 maggio – rispettivamente pressol’Acquario Romano e la sede di Save the Children a Roma – saranno presentate e discusse con i principali interlocutori di riferimento, le proposte emerse dal lavoro fatto nei mesi scorsi sul tema dell’acuirsi delle disuguaglianze.

In particolare, l’attenzione si è concentrata su 6 piani identificati come prioritari dall’Organizzazione: quello socio-educativo, quello ambientale-climatico, quello digitale, quello relativo all’utilizzo delle risorse pubbliche e private per le riforme strutturali e la cooperazione, e infine quelli sui conflitti e le migrazioni.

Nel pomeriggio del 19 maggio, si svolgeranno, in sessione parallela, quattro workshop tematici di confronto per discutere e approfondire tra interlocutori esperti, operatori impegnati sul campo, ragazze e ragazzi le possibili proposte di azione su alcuni temi cruciali per i minori Italia:  “La ricerca impossibile” (indagine e ricerca sulle dimensioni e le condizioni dell’infanzia e adolescenza), “La prima infanzia impossibile” (integrazione socio-sanitaria, educazione infantile, supporto alla genitorialità), “Le migrazioni impossibili” (accoglienza e inclusione lavorativa, scolastica, culturale e sociale), “La finanza impossibile” (rendimento finanziario e impatto sociale positivo e misurabile per l’infanzia).

Il 21 e il 22 maggio, protagonisti saranno i giovani, la cui partecipazione sarà un tratto caratterizzante di tutto l’evento, con la realizzazione a Ostia del Festival del movimento Giovani per Save the Children, accreditato nel calendario ufficiale dell’Anno  Europeo dei Giovani, con l’obiettivo di promuovere la voce di ragazzi e ragazze sui temi di loro interesse e di mobilitare i pari su diritti, ambiente, agenda 2030, pace.

Il programma dell’evento è disponibile al seguente link: https://www.savethechildren.it/impossibile/programmahttps://www.savethechildren.it/impossibile/programma

 

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Redazione

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