E’ targato al femminile il possibile rilancio della WTO

Dopo le nomine di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione Europea dagli inizi di dicembre del 2019 e quella di poco più di un mese fa di Kamala Harris a Vice Presidente degli Stati Uniti d’America è, ora, la volta di un’altra donna, Ngozi Okonio – Iweala a ricoprire dal prossimo mese di marzo il ruolo di Direttore Generale della World Trade Organization – WTO.

Cosa è WTO

WTO è l’Organizzazione intergovernativa, composta da 164 Paesi, di cui fin dalla fondazione, avvenuta nel 1994, fa parte l’Italia. Istituita per accrescere la cooperazione internazionale nelle pratiche commerciali e per garantirne la trasparenza.

Il suo ruolo è cruciale nell’ambito dei patti internazionali relativi al commercio di beni, di servizi e della proprietà intellettuale. Si ispira ai principi di cooperazione, di liberalizzazione e di rimozione degli ostacoli al commercio.

Alla luce delle linee guida appena ricordate si può facilmente intuire quanto siano stati difficili e complessi questi ultimi anni, segnati dagli effetti dell’Amministrazione Trump, che ha innescato una guerra dei dazi a 360 gradi senza risparmiare nessuno, a cominciare dalla Cina.

A ciò va aggiunto il naufragio del Doha Round, un negoziato iniziato nel 2001 e poi sospeso 5 anni dopo, concepito per riscrivere le regole del commercio globale.

In definitiva, WTO nell’ultimo ventennio è riuscita a concludere al suo attivo soltanto un negoziato di portata ben minore, il Trade Facilitation Agreement del 2017.

A conferma della situazione di difficoltà attraversata da questo Organismo negli ultimi tempi va ricordata, anche, la paralisi del suo Tribunale. La sua funzione si esplica nell’ambito della risoluzione delle liti internazionali e la cui composizione, originariamente prevista in tre arbitri, si era da ultimo ridotta a un solo elemento, peraltro, ormai scaduto nel suo mandato già da alcuni mesi.

Prima donna nel World Trade Organization

Come si vede, un compito estremamente difficile, per non dire impossibile, attende il neo Direttore Generale della WTO, prima donna a ricoprire questo delicato ruolo. Economista di lungo corso con esperienze professionali nella Banca Mondiale, membro di consigli di amministrazione di alcune società, Ngozi Okonio – Iweala vanta anche un considerevole tirocinio politico maturato nel proprio Paese, la Nigeria. In qualità di Ministro delle Finanze e di Ministro degli Esteri.

E’ significativo che tra i primi gesti politici del nuovo Presidente degli USA, Joe Biden , vi sia stato un esplicito endorsement a sostegno della nomina di Okonio Iweala alla WTO. Un atto di fiducia, che ha suscitato e consolidato gli ulteriori consensi degli altri Paesi verso di lei; anche se permane tra gli osservatori internazionali un diffuso scetticismo circa la reale possibilità di rianimare questa organizzazione, contribuendo al rilancio del commercio globale, ultimamente caratterizzato da accordi bilaterali o multilaterali, ma, comunque, ben circoscritti .

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