E venne il momento di Mario Draghi per chiudere la “partita”

Mario Draghi assume in prima persona l’incarico di king maker in questa fase delicatissima della elezione del nuovo capo dello Stato.

Questa mattina si è svolta una lunga telefonata di circa 30 minuti fra il Ptemoet Mario Draghi e il Presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella.

Una telefonata che è stata seguita da quella che Mario Draghi  ha avuto con i leader dei principali partiti.

E questa mattina le massime cariche dello Stato si sono incontrate al Quirinale per la nomina di due Presidenti delle due massime Istituzioni della Repubblica ovvero Frattini per il Consiglio di Stato  e Giuliano Amato per la Corte Costituzionale.

 


 

Potrebbe essere lo stesso Mario Draghi  a farsi portavoce di tutto il Parlamento nei confronti del Presidente della Repubblica uscente per richiedere il suo consenso ad un nuovo mandato.

Molto probabilmente si seguirà l’iter istituzionale che prevede che i Leaders delle varie forze parlamentari si presentino al Quirinale per sporgere l’ufficiale richiesta al Capo dello Stato uscente di accettare il nuovo mandato.

Potrebbe darsi che nel secondo turno della votazione odierna si riesca ad andare a conclusione, nella peggiore delle ipotesi, questo avverrebbe nella votazione indetta per domani mattina.

Ancora una grande prova mediatrice e carismatica di Mario Draghi che mostra capacità anche politiche e non solo più tecniche di gestire il Paese e garantire quella sicurezza e quella continuità che gli può consentire la ripresa.

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