Elezioni Comunali, primo banco di prova per il PD di Schlein

Domenica mattina apriranno le urne, quasi 6 milioni di italiani sono chiamati al voto: sarà, fra l’altro, il primo banco di prova per il PD di Elly Schlein.

Sedici i capoluoghi al voto: 8 governati dal Centrodestra (Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Ragusa) e 5 dal Centrosinistra (Ancona, Brindisi, Brescia, Teramo, Trapani). Poi, Siracusa col Sindaco di Azione e Latina e Catania commissariate.


Lotta in Toscana per riprendere Pisa, Massa e Siena

Oltre a mantenere i propri governi attuali, ovviamente il PD punta a strappare quanti più Comuni possibili al Centrodestra, come accaduto qualche settimana fa a Udine. Fra questi casi c’è la lotta per la riconquista delle ex roccaforti di sinistra in Toscana con Pisa (candidato Paolo Martinelli), Massa (candidato Enzo Romolo Ricci) e Siena (candidata Anna Ferretti). Attenzione anche su Vicenza con il candidato Giacomo Possamai, Capogruppo PD in Veneto.

Più a Nord, Ancona e Brescia, entrambe amministrate dal Centrosinistra, mete molto ambite dal Centrodestra. In particolare, la Premier Meloni ha scelto proprio Ancora per l’evento elettorale con Pino Insegno. Meloni, con Tajani, anche a Brescia per la chiusura della campagna, domani. Ci sarà anche il Vicepremier Salvini.

PD con M5S in 6 capoluoghi, ma solo per la tornata elettorale

E dove non c’è pura resistenza, c’è alleanza. Con i 5Stelle, in particolare. Accade in 6 capoluoghi sui 16 al voto: Brindisi (candidato Roberto Fusco), Latina (candidato Damiano Coletta ), Pisa (candidato Paolo Martinelli), Teramo (candidato Gianguido D’Alberto), Catania (candidato Maurizio Caserta) e Siracusa (candidato Francesco Italia).

Si parla di un tipo di allenza diciamo ‘contingente’ e non strutturale al punto che i due leader, Schlein e Conte, non sono saliti nè saliranno domani sullo stesso palco, insieme. Stessa divisione con Calenda, che appoggia la candidata PD ad Ancona. Scelta differente dal Centrodestra che sceglie ancora la formazioni in ‘triumvirato’: Meloni, Tajani, Salvini. Sarà vincente (ancora)?

(foto di Pixabay)

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