Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), durante il periodico briefing con i media, ha affermato che la pandemia non è ancora finita e una nuova ondata è attesa nelle prossime settimane, guidata dalle nuove sottovarianti di Omicron.
Cavaleri ha dichiarato: “Sono passati esattamente mille giorni da quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato Covid-19 Emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic, ndr) e sono successe molte cose da allora. Oggi abbiamo molte opzioni per proteggerci: 6 vaccini per i cicli primari, 4 vaccini adattati e 8 terapie in Ue. Ma la pandemia non è ancora finita. L’autunno è cominciato da un mese e assistiamo a un aumento generale dei casi e dei morti in Ue/Spazio economico europeo. Infezioni e ricoveri stanno aumentando fra gli over 65 e una nuova ondata è attesa nelle prossime settimane, guidata dalle nuove sottovarianti di Omicron, secondo i dati raccolti dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”.
L’esperto ha ribadito: “Siamo ancora in un’emergenza globale, come ha stabilito l’Oms la scorsa settimana. La nostra raccomandazione per i cittadini Ue rimane di vaccinarsi e fare i richiami ora, specialmente se la propria situazione personale li pone a rischio aumentato rispetto al Covid”.
Il responsabile dell’Ema ha aggiunto: “Gli ultimi sviluppi” con l’avvento continuo di sottovarianti di Omicron, mostrano che il virus Sars-CoV-2 è più veloce di quanto potremmo mai essere noi nell’adattamento dei vaccini anti-Covid. Noi dunque non dovremmo inseguire continuamente il virus e dovremmo considerare di adattare i vaccini solo quando la differenza tra i ceppi in circolazione e la composizione dei vaccini diventa maggiore da un punto di vista immunologico”.
Cavaleri ha quindi spiegato che: “Oggi Omicron 4 e 5 sono ancora dominanti in Europa, ma nuove sottovarianti, nate da Omicron BA.2 e BA.5, stanno emergendo in diverse parti del mondo. La scorsa settimana una delle nuove sottovarianti di Omicron, chiamata BQ.1, è stata identificata in almeno 5 Paesi dell’Ue/Spazio economico europeo. Secondo l’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, questo mutante e il suo sottolignaggio BQ.1.1, battezzato ‘Cerberus’ sui social, “diventeranno il ceppo dominante tra novembre e l’inizio di dicembre”.
Il responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco Ema ha evidenziato: “La scorsa settimana sono stati approvati in Ue i primi due vaccini anti-Covid per bimbi piccoli di età inferiori ai 5 anni. Vaccini che offrono alle autorità sanitarie nazionali uno strumento per proteggere questi bambini da Covid. La decisione sulla vaccinazione dei piccoli spetta agli Stati membri. Comunque appare appropriato vaccinare in primis i bimbi con patologie di base, per proteggerli dal rischio di ospedalizzazione e di morte. In passato abbiamo visto aumenti nei ricoveri in corrispondenza con l’aumento della trasmissione virale in questi gruppi d’età”.