Ema: “troppo presto per dire se sarà necessaria una dose di richiamo”

Il responsabile della strategia sui vaccini dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Marco Cavaleri, ha dichiarato: “E’ attualmente troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo contro il Covid-19 perché non ci sono ancora sufficienti dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione del vaccino. L’Ema attende aggiornamenti anche considerando la diffusione di varianti”.

Marco Cavaleri ha poi sottolineato: “L’Ema sta valutando la richiesta di estendere l’uso del vaccino Spikevax sviluppato da Moderna ai giovani di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Ci aspettiamo di giungere a una decisione alla fine della prossima settimana”. 

Cavaleri afferma che: “Comunque i lavori sono già in corso per studiare vaccini ad hoc per varianti e l’Ema è attivamente impegnata con le aziende produttrici per l’avvio di piani di sviluppo che possano fornire sufficienti dati clinici per ogni futura azione regolatoria se si renderà necessaria”.

Continua il responsabile della strategia sui vaccini dell’Ema: “stiamo continuando a monitorare costantemente le mutazioni del coronavirus Sars-CoV-2 e il potenziale effetto sull’efficacia dei vaccini anti-Covid. Vista la rapida diffusione della variante Delta altamente contagiosa, che sta sollevando preoccupazione non solo in Europa ma nel mondo, è estremamente importante vaccinare secondo le raccomandazioni nazionali più persone possibile in Europa”.

L’esperto ha ricordato l’importanza di completare il ciclo di vaccinazione il più rapidamente possibile, per avere un’adeguata protezione contro la variante Delta.

Ha aggiunto Cavaleri: “Lasciatemi ribadire che tutti i 4 vaccini Covid autorizzati nell’Unione europea forniscono un’alta protezione contro tutti i ceppi che stanno attualmente circolando in Ue, specialmente contro la malattia grave e l’ospedalizzazione. Comunque dati preliminari suggeriscono, come atteso, che entrambe le dosi di vaccini come Comirnaty* di Pfizer/BioNTech, il vaccino di Moderna o Vaxzevria di AstraZeneca sono necessarie per fornire un’adeguata protezione contro la variante Delta. Ed è importante che le persone completino il ciclo vaccinale il più presto possibile, mantenendo anche l’intervallo fra le due dosi vicino a quello più breve che è stato raccomandato”.

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