Embargo petrolio, ecco cosa ha deciso ieri il Consiglio Europeo

Una chiara richiesta di allineamento dei 27 Paesi al tavolo: pressione su Russia e Bielorussia e sanzioni. Poi, condanna per l’aggressione russa all’Ucraina e sostegno a quest’ultimo Paese, militarmente e concettualmente. Questo in sintesi nella nota a chiusura del Consiglio Europeo straordinario che si è tenuto ieri.

Si parte da una chiara posizione al tavolo. “Il Consiglio europeo è impegnato a intensificare la pressione su Russia e Bielorussia per contrastare la guerra della Russia contro l’Ucraina. Il Consiglio europeo invita tutti i paesi ad allinearsi con le sanzioni dell’UE. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato”.

Le sanzioni riguardano greggio e prodotti petroliferi derivanti dalla Russia

Il modo di rendere pratica questa posizione sono, come già abbiamo visto, le sanzioni. Così si specifica nella nota a proposito del sesto pacchetto che “riguarderà il greggio, nonché i prodotti petroliferi, consegnati dalla Russia negli Stati membri, con un’eccezione temporanea per il greggio consegnato tramite oleodotto”. Il dispositivo è pronto per tutti i Paesi, il Consiglio esorta all’adozione “senza indugio, garantendo un mercato unico dell’UE ben funzionante, una concorrenza leale, la solidarietà tra gli Stati membri e condizioni di parità anche per quanto riguarda l’eliminazione graduale della nostra dipendenza dalla Russia sui combustibili fossili”.

Dalle sanzioni alle reazioni (russe) il passo è breve. In caso di interruzioni improvvise della fornitura – scrivono i 27 – saranno introdotte misure di emergenza per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. A tale riguardo, la Commissione monitorerà e riferirà regolarmente al Consiglio sull’attuazione di tali misure per garantire condizioni di parità nel mercato unico dell’UE e la sicurezza dell’approvvigionamento”. “Il Consiglio europeo tornerà quanto prima sulla questione dell’eccezione temporanea per il greggio consegnato tramite oleodotto”, viene inoltre assicurato.

Poi, la guerra. Il Consiglio mette sul tavolo la questione dei prigionieri per il cui trattamento “si attende il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la Convenzione di Ginevra” poi chiede alla Russia di consentire immediatamente il ritorno in sicurezza degli ucraini trasferiti con la forza in Russia“. 

La guerra: condanna risoluta all’aggressione della Russia contro l’Ucraina

L’assemblea è infine l’occasione per ribadire la posizione delle UE rispetto al conflitto. E quindi un Consiglio che “condanna risolutamente la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina” da una parte e “elogia il coraggio e la determinazione del popolo ucraino e della sua leadership nella lotta per difendere la sovranità, l’integrità territoriale e la libertà del proprio paese”. In questo segno l‘Unione Europea resta “impegnata a continuare a rafforzare la capacità dell’Ucraina di difendere la propria integrità territoriale e sovranità. A tale riguardo, il Consiglio europeo accoglie con favore l’adozione della recente decisione del Consiglio di aumentare il sostegno militare all’Ucraina nell’ambito del Fondo europeo per la pace“.

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