Al termine delle indagini su presunte tangenti di ENI e Shell in Nigeria, che vedeva imputato il ceo Claudio Descalzi, assolto già in primo grado, la Procura della Repubblica di Milano rinuncia all’appello e procede alle assoluzioni definitive.
Nel frattempo Eni conclude un nuovo impirtante contratto per i blocchi gas onshore 404 e 208, aumentando gli investimenti in Algeria che come dichiarato dal Premier Mario Draghi, in occasione della sua visita di lunedì scorso nel paese, risulta ad oggi essere il primo fornitore di gas dell’Italia.
A Piazza Affari il titolo Eni viaggia in territorio positivo attorno all’1% nonostante il prezzo del Brent scenda dello 0,22% a 106,04 dollari al barile. Un risultato certamente agevolato dalla rinuncia all’appello nell’inchiesta sulle presunte tangenti e i nuovi accordi sul gas.
(Foto di Agenzia DiRE)