Enrico Bucci (Ass.L.Coscioni):”Lite tra Governo e Regioni priva di senso”  

“L’assembramento dei numeri provenienti dalle regioni avviene in maniera confusionaria, nell’ambito di una situazione di marasma generale. Basti pensare che ogni regione utilizza formati e modalità differenti per la condivisione dei dati, invece di utilizzare un’unica piattaforma. In questa situazione di caos totale senza controllo, dato da un’incoerenza di metodo e un forte potenziale di alterabilità, l’ISS li assembla ogni giorno manualmente, producendo un report a cui si ispirano le risposte del governo”. così lo scienziato Enrico Bucci, Adjunct Professor presso la Temple University di Philadelphia e consigliere dell’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a livello internazionale a tutela del diritto alla scienza e salute, nel corso del webinar “Covid 19: Le proposte al Governo dell’Associazione Luca Coscioni”.

“In questo scenario nulla ha senso – lamenta Bucci -, le chiusure, i dibattiti, le analisi…E appare veramente difficile poter chiedere alla comunità scientifica chiedere se ha senso aprire o chiudere qualcosa. Come fa il CTS a dare delle risposte in merito? Come fa chi è deputato all’analisi di questi dati a prenderli per buoni e a dare risposte? Per questo, oltre alla necessità che tutti i dati siano disponibili, l’unica soluzione, che è anche la più semplice, è quella di concentrarsi su campione statistico, piccolo, ma controllato. Basterebbero 30-40.000 test a settimana su un campione statistico per sapere cosa sta succedendo”.

L’utilizzo di dati non scientifici non coinvolge solo il conteggio utile alle decisioni sulle misure anti pandemia, ma anche alla completezza delle informazioni su cui impostare gli studi autonomi degli scienziati

“La proposta dei test a campione ha un margine di errore del 5%, secondo quanto calcolato da ex presidenti Istat G.Alleva e Zuliani, è diventata un’interrogazione parlamentare e su questo attendiamo risposte. Intanto dopo 8 mesi di richieste il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che ha chiesto all’ISS di condividere i dati del monitoraggio e che siano accessibili alla comunità scientifica e a tutti i cittadini” –  ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – “Si tratta di una decisione fondamentale, che l’Associazione Luca Coscioni chiedeva da 8 mesi, insieme alla comunità scientifica italiana (Accademia dei Lincei, Società italiana di Statistica, Fondazione GIMBE, scienziati come Enrico Bucci, Valeria Poli e tantissimi altri).

“Ci auguriamo – ha concluso Cappato – che l’ISS dia immediatamente seguito pubblicando però non i dati aggregati e in formato chiuso, ma tutti i dati disaggregati e in formato aperto, in modo da consentire elaborazione e analisi autonome e indipendenti. E’ questa anche l’unica soluzione per evitare che lo scontro tra Governo e Regioni si trasformi in una rissa sui dati, come purtroppo è già iniziato ad accadere in queste ore”.

Autore:

Redazione

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it