Enrico Montesano: da “Io non protesto, io amo” alle fake news. La fine di una carriera

Era il 1967 quando un giovane Enrico Montesano compariva nel suo primissimo film. Un film “musicarello” diretto da Ferdinando Baldi. Protagonista della pellicola Caterina Caselli. 

Da quel film con il titolo “Io non protesto, io amo“, sono passati 54 anni e le cose ad oggi, per il non più giovane Enrico Montesano, sono molto diverse. Oggi ha deciso di passare alla “protesta mediatica”. Sono, infatti, mesi che l’attore compare nei salotti televisivi, ma rigorosamente seduto nella propria abitazione, per dire la sua in merito al Covid-19, ai vaccini ed ora anche al green pass. 

Le sue opinioni sembrano così importanti che tutti lo invitano, tutto lo vogliono. Quando questo non avvenisse, l’attore  ha scoperto il mondo dei social e di internet per comunicare. Bisogna ammettere che i vari inviti gli sono serviti non poco per darsi una “credibilità” nel mondo no-vax e no-green pass ora.

Solo che le sue parole iniziano ad essere “deliranti“,  un po’ come capita, forse, a chi non si sente abbastanza amato dalla famiglia, ma si consola scoprendo, per la prima volta, il computer e la grande famiglia di internet.

Ecco Enrico Montesano lo paragono con rispetto ad un anziano un po’ delirante. Non è più il divertente commesso di “Grandi Magazzini” o “Il volpone“.  Tutto sembra essere iniziato da quando, in un’intervista, si è dichiarato scettico e non negazionista: “Non ne posso più di questa parola, la trovo inappropriata. Casomai i negazionisti sono quelli che negano la realtà delle cose, non chi la difende o diffonde. E poi è un termine nato per l’Olocausto, non c’entra. Comunque, se lo vuole sapere, non nego nulla“. 

Così  come non si definisce negazionista, non è nemmeno un no-vax: “Io di vaccini ne ho fatti tanti. Sono un attore, non sono un medico. Ma studio, perché questa cosa mi coinvolge come padre, come nonno per i miei nipoti. Sa com’ è …nella rete, s’imparano un sacco di cose.Ecco queste sono le parole che non “cozzano” tra loro o come si dice a Roma, “non fanno scopa“. 

La sua parabola continua con “quando sarà chiaro cosa c’è dentro il vaccino e le sue reazioni, se consigliato, lo farò. Per me vale il principio di precauzione. Poi, se per preconcetto o fazione politica, qualcuno vuole travisarmi, faccia pure. D’altra parte abbiamo seguito le direttive dell’OMS che si sono poi rivelate fallaci“, sebbene, poco prima, aveva dichiarato:  “Io di vaccini ne ho fatti tanti”, senza però aver mai protestato in merito. Ma forse all’epoca era ancora calato nella parte del film. 

Grazie alla varie informazioni reperite in rete, Montesano ritiene  che le mascherine non servano e inizia ad andare in giro senza, prendendosi persino una multa. In quell’occasione aveva dichiarato ai poliziotti che lo avevano fermato “il decreto ministeriale è inferiore alla legge. Me la metto così mi potete mandare a casa, altrimenti è sequestro di persona“.

Nei mesi, ovviamente, si susseguono  varie  vicende fino ad arrivare alle ultime imperdibili perle: “Nicola Zingaretti ha fatto 4 vaccini?”… e ricevendo la risposta dello stesso Zingaretti:  “ho visto che anche Enrico Montesano ha detto in un video social che ho fatto 4 vaccini. Rilancia un falso, visto che si trattava di vecchie foto di campagne antinfluenzali di qualche anno fa”. 

 “Le sue parole sono come le bugie der pomata cinematografico. Purtroppo il virus non è una mandrakata e il vaccino è fondamentale per salvare la vita” ha poi aggiunto l’Assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. 

Poi arriva la bagarre con Selvaggia Lucarelli che dichiara in un post: “Visto che non ha mai avuto il coraggio di dirlo, ma ama insultare e cavalcare le peggiori teorie complottiste, lo dico io: Enrico Montesano ha avuto il Covid. È stato ricoverato, è stato salvato dai medici e dalla scienza. Quella scienza a cui ha chiesto aiuto, quando stava male“.

Così si innesca  una vera e propria diatriba social tra Selvaggia Lucarelli e lo stesso Montesano. L’attore aveva risposto tramite il suo profilo Facebook: “In un tweet la sig,ra Lucarelli afferma cose assolutamente false sul mio conto. Mi riservo di agire nelle sedi opportune a tutela della mia persona“. Al post ha replicato nuovamente Selvaggia Lucarelli: “Non solo è vero, ma come sai te l’ho detto anche in privato tempo fa che avevo saputo della tua malattia. E ti sei ben guardato dallo smentire. Parliamone pure in altre sedi. Volentieri“.

Ma la cosa non deve essere piaciuta ad uno de “I due carabinieri” che nelle ore successive alla risposta della giornalista ha fatto un video sempre sul suo profilo, questa volta su YouTube, dicendo: “Non ci rompete i co****ni con questo lockdown, si chiama confinamento. E non ci rompete i co****ni con questo green pass, si chiama passaggio verde se lo traduci. E quindi si chiama lascia passare. Quello che usavano i nazisti. E io non mi faccio…non mi me…vaff****lo al lascia passare“.

Caro Enrico, ma perché vuoi finire la tua carriera in un modo così triste?

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