Eventi avversi AstraZeneca, caso aperto e parola agli esperti

Dopo la notizia di ieri relativa al blocco di un lotto di vaccino a marchio AstraZeneca in Italia, l’azienda anglo-svedese ribadisce “qualità, sicurezza ed efficacia” del suo vaccino anti Covid-19. “Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni – scrive AZ – non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro Covid-19. Il numero di questi eventi è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale“. Rispetto al partita in questione la società “intende inoltre precisare che dagli accertamenti di qualità internamente effettuati a seguito della segnalazione di Aifa, non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo è stata prontamente informata l’Aifa“.


In attesa di ulteriori sviluppi e di maggiori informazioni che vadano a scongiurare un rapporto di causa-effetto fra la somministrazione di AstraZeneca e i gravi eventi avversi avvenuti, con tre decessi in Sicilia, gli esperti hanno dato i loro pareri scientifici.

Il microbiologo e divulgatore Andrea Crisanti ha dichiarato nel corso della trasmissione Piazza Pulita di La7: “Io ho fatto il vaccino Pfizer, ma oggi mi farei AstraZeneca se fosse l’unico vaccino a disposizione. Non ci sono dati che dimostrino che questo vaccino provoca complicazioni gravi. L’Inghilterra ha vaccinato 10 milioni di persone con AstraZeneca“. Più cauta Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, che ha scritto su Facebook: “Serve cautela e serve capire cosa è accaduto prima di fare commenti. Non possiamo sottovalutare la cosa, ma neppure trarre conclusioni affrettate“.

Il parere degli esperti fra inviti alla cautela e rassicurazioni

Dà qualche indicazione in più a chi ha fatto il vaccino e a chi in queste ore sta raccogliendo informazioni per decidere se sottoporsi alla somministrazione o meno, Mauro Minnelli, Responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata. “Il blocco dell’Aifa è solo precauzionale per alcuni casi registrati in Sicilia -evidenzia Minelli, intervistato da Adnkronos Salute -. Tuttavia, per chi è stato vaccinato con il lotto in questione potrebbe essere utile controllare, d’intesa con il suo medico curante, i parametri della coagulazione. Queste misure diventano più stringenti per soggetti affetti da vasculiti, da malattie dell’emocoagulazione e chi sta in trattamento con farmaci anticoagulanti. In poche ore dalla notizie sto ricevendo tantissime chiamate da pazienti che hanno fatto il vaccino e sto suggerendo proprio di controllare, d’intesa con il medico curante, i parametri della coagulazione. Ma le ipotetiche correlazioni tra gli effetti avversi registrati e il vaccino, sono al momento tutte da confermare“.

Aggiunge un tema l’infettivologo Matteo Bassetti. “La decisione dell’Aifa – commenta Bassetti – dimostra che in Italia c’è un ente regolatorio che agisce proprio dalla parte dell’utente, in questo caso chi sta facendo le vaccinazioni, garantendo la sicurezza. Anche se ancora non c’è correlazione tra il vaccino AstraZeneca e gli eventi avversi. Quanto accaduto dovrebbe convincere gli scettici a credere nelle istituzioni che sono sempre dalla parte dei cittadini. Spero quindi che non si crei pregiudizio sul vaccino: possono esserci dei lotti che creano problemi come è accaduto in passato, soprattutto su numeri così grandi“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Massimo Andreoni, Direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il professore ha dichiarato ai microfoni di “In Vivavoce” di Radio1: “Abbiamo vaccinato milioni e milioni di persone con AstraZeneca, con grande successo e con pochissimi effetti collaterali. Questo è un primo elemento di grande importanza per giudicare la possibilità che gli effetti che abbiamo visto siano correlati o meno alla somministrazione del vaccino. Ovviamente qualcosa deve essere controllato e osservato“. E continua: “Questa vaccinazione ha portato benefici enormi. Sarebbe un grande errore sospendere tutto per queste segnalazioni che devono essere dimostrate essere causate dal vaccino“.

Rassicurano anche le parole di Ranieri Guerra, esperto italiano in forze all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che sottolinea: “La sospensione di un lotto non è niente di particolare. È una misura precauzionale inevitabile. L’attività di vaccinazione è sicura e risulta adeguata proprio perché gli eventi avversi vengono identificati con rapidità“. Entra poi nel caso specifico. “Dietro un evento avverso ci possono essere vari fattori. Può essere legato a difetti nel metabolismo delle persone che hanno ricevuto la dose, oppure a problemi non identificati prima che emergono ora con la vaccinazione allargata, oppure ancora a problemi nella produzione che vanno identificati“. Invita infine alla massima cautela. “Abbiamo un sistema che funziona e che ci permette di bloccare subito i lotti per non avere incidenti ulteriori, ma bisognerà capire se sussiste un rapporto di causa-effetto o se il fatto che si siano verificati gli eventi segnalati è casuale, come è capitato anche con vaccini più classici“.

 

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