Stamattina i militari del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria hanno eseguito 8 arresti a Napoli: sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa. In particolare, eseguite: 1 ordinanza di custodia cautelare in carcere; 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari; 2 ordinanze di divieto di dimora nella provincia di Napoli.
Le indagini hanno accertato l’operatività di un’associazione per delinquere strutturata per la gestione di una rete distributiva contigua alle più temibili filiere produttive partenopee. Aveva in particolare sia con terminali in Italia (province di Gorizia, Firenze, Catania, Salerno) e che all’estero (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina).
Le investigazioni, con il coinvolgimento di numerosi stati europei, hanno complessivamente consentito attività di grande respiro. Da una parte è stata delineata le dinamiche distributive della valuta falsa. Avvenita attraverso un vendor attivo sui marketplace dal 2012, il quale, ricorrendo a complessi processi di anonimizzazione telematica, gestiva i pagamenti in criptovalute e le conseguenti forniture effettuate da spedizionieri che inviavano plichi e pacchi postali – celando la valuta falsa all’interno di materiale vario (giocattoli, manufatti in legno, ecc.).
In seconda battua le indagini hanno condotto al sequestro di 41 plichi postali all’atto della consegna in Italia e diversi paesi esteri. Si tratta di banconote false di vario taglio (20, 50 e 100 euro), per complessivi euro 120.000 (centoventimila), nonche’ numerosi “device” utilizzati per le transazioni operate nel darknet e per i trasferimenti di criptovaluta.
Sono stati inoltre arrestare in flagranza 31 soggetti che avevano perfezionato l’acquisto delle banconote false sul dark-web, localizzati in Italia e all’estero. Infine è stata smantellata ad Arzano (Napoli) una stamperia clandestina digitale per la produzione di banconote false, attrezzata con apparecchiature (stampanti e computer) altamente performanti. I produttori sono stati già tratti in arresto il primo dicembre 2021, in esecuzione della misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli- Nord nell’ambito della medesima operazione; deferire in stato di libertà complessivamente 50 indagati.
Contestualmente all’esecuzione delle suddette misure cautelari, i Comandi dell’Arma territorialmente competenti hanno eseguito numerose perquisizioni nei confronti dei terminali della filiera distributiva localizzati nelle province di Udine, Rovigo, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Barletta-Andria-Trani e Catania.