Finale storica per i Mondiali di calcio 2022, svelati due “mostri”.

È vero, il Campionato mondiale di calcio “Qatar 2022” ha svelato due mostri: uno buono in parte conosciuto e uno cattivo, per buona parte poco noto.

Il volto del mostro buono è stato lo spettacolo straordinario offerto dalla “Finale” tra un’arrambante e qualitativa Nazionale dell’Argentina e quella di una Francia che sembrava dormiente sino ai primi 70 minuti, sino al momento in cui è riemerso l’orgoglio e il talento ed è riuscita con un guizzo a pareggiare il conto dei goal del 2 a 2,  andando allo scontro dei supplementari che hanno visto le due squadre segnare un goal a testa del 3 a 3, dando così vita allo sfibrante e teso scontro dei rigori.

Il mostro buono ha svelato i suoi due volti migliori, che si sono confrontati con grandissima professionalità,  protagonisti di un susseguirsi di colpi di classe, degni della migliore scuola del calcio, per 120 minuti più i rigori.

Leo  Messi giunto al termine della sua carriera non poteva chiudere meglio di così, portando a casa la Coppa del Mondo dopo aver battuto insieme ai suoi compagni la Francia alla quale appartiene il secondo volto del “mostro buono” svelato dai Mondiali, quello del ventiquattrenne, leader indiscusso della Nazionale francese, Kylian Mbappé, che in tutte le partite disputate a difesa dei colori del tricolore blu, bianco e rosso, ha sempre portato la squadra alla vittoria.
Il suo ruolo è stato, ancora una volta, determinante per rimettere in gioco la propria squadra anche in questa Finale, ridandole il giusto vigore a venti minuti dalla fine dei tempi supplementari pareggiando i conti dei goal con l’Argentina.

Poi a decidere l’esito finale, come sempre accade quando un incontro lo decidono i rigori,  è stato il pallone e i portieri.

Il Mondiale di calcio del 2022 ha, purtroppo, svelato anche un “mostro” cattivo, sino ad oggi rimasto ben nascosto da chi lo governa e rappresentato dalle gravi responsabilità a carico del paese ospitante a causa delle reiterate  violazioni dei diritti umani, abilmente taciuti e camuffati dalla fama di paese ricco e moderno, business oriented nei confronti dell’Occidente, con cui intrattiene da anni una fitta rete di rapporti commerciali legati ultimamente anche anche alle  forniture di energetiche.

Un paese in cui, tra i crimini commessi contro l’umanità,  si contano, recentemente,  le oltre sei mila vite umane perse tra i lavoratori che, secondo i rapporti degli osservatori delle Nazioni Unite,  sono stati assunti e trattati in modo disumano, per riuscire ad allestire a tempo di record gli impianti sportivi che sono serviti a svolgere l’evento.

Una responsabilità che non grava, però, solo su chi si è reso colpevole di crimini impuniti, ma che deve essere condivisa  con chi non ne ha tenuto alcun conto, privilegiando solo ed esclusivamente il business.

È questo il motivo per cui la nostra Testata  non ha voluto coprire mediaticamente alcun evento di “Qatar 2022”, in segno di protesta contro la scelta inopportuna di far svolgere un torneo internazionale di così alto profilo e significato e a cui spetta il compito di celebrare i grandi valori dello sport, del calcio e della vita,  in un’area geografica nota per essere autrice di vari e reiterati episodi di violazioni dei più elementari diritti civili.

Pertanto, se un merito si vuole riconoscere alla scelta degli organizzatori del mondiale, vi è quello di  aver fatto emergere, grazie alla grande risonanza mediatica dell’evento, un volto del paese ospitante che, sino ad oggi, rischiava di non essere sufficientemente conosciuto e come tale sottaciuto.

Tornando al calcio, ai valori che gli sono propri e allo straordinario e avvincente spettacolo che le due squadre, oggi, hanno offerto ai tifosi di tutto il mondo,  non vi è alcun dubbio che la Finale di “Qatar 2022” resterà, per vari motivi, scritta indelebilmente nella storia del calcio mondiale.

È stata una partita travolgente, allo spasimo, ricca di emozioni e definita dagli esperti una delle più belle Finali della storia dei mondiali di calcio.

Viva lo Sport e viva il calcio, quando riescono ad affermare i propri valori e contribuiscono a svelare gli aspetti più deteriori e umanamente inaccettabili del vivere civile, che, pertanto, vanno rifiutati  e combattuti  con ogni mezzo.

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