Dopo 60 anni finisce l’era Castro. A Cuba si dimette Raul

Il 17 aprile 2021 rientrerà in quelle che comunemente vengono conosciute come date storiche. Raul Castro, fratello di Fidel morto nel 2016, si dimette dal suo incarico di primo segretario del partito comunista cubano.

Il suo annuncio è giunto nel corso dei lavori per l’ottavo congresso del partito. Una decisione dettata dal voler lasciare il posto ai giovani, di avere “soddisfazione di affidare la guida del Paese a un gruppo di leader preparati, rafforzati da decenni di esperienza nel passaggio dalla base alle alte responsabilità, impegnati nell’etica della rivoluzione, identificati con la storia e la cultura della nazione, pieni di passione e spirito antimperialista, sapendo che rappresentano la continuità della rivoluzione”.

Il successore di Raul Castro, è stato indicato tre anni fa e si tratta di Miguel Diaz Canel (60 anni) Presidente di Cuba dal 2019. E’ certo che a seguito di questa decisione, se ne va un’era. Ma le nuove regole parlano chiaro: per entrare nel Comitato del partito, non si può avere più di 60 anni e non più di 70 per i ruoli dirigenziali. Dopo la pandemia che ha colpito profondamente il mondo, è tempo per Cuba di pensare alla ripartenza e farlo rafforzando la propria economia e pensando allo sviluppo politico e sociale.

Raul Castro e Fidel 

Raul Castro è nato nel 1931 e insieme a Fidel ed Ernesto Che Guevara, è stato l’artefice della rivoluzione cubana. Insieme al suo amato fratello, hanno guidato Cuba negli ultimi 60 anni e hanno segnato insieme diversi eventi importanti. La prima data è sicuramente il 1°gennaio 1959, quando il Movimento del 26 luglio – l’organizzazione creata da Fidel nel 1955 – costringe a fuggire il dittatore Fulgencio Batista, mentre Fidel dirige il nuovo stato rivoluzionario cubano.

Tra le tante date da non dimenticare, vi è il 9 ottobre 1967. Il giorno in cui venne giustiziato sommariamente Che Guevara; catturato il giorno prima dall’esercito boliviano insieme alle forze speciali americane (tra cui la CIA).

1960 – La CIA ha tentato di uccidere Raul 

Nel 1960 la CIA ha tentato di far uccidere Raul, provocando un incidente aereo su un volo tra Praga e l’Avana. Al pilota erano stati offerti 10mila dollari affinché l’attentato passasse per “incidente”. L’uomo che pilotava l’aereo, Jose Raul Martinez, aveva chiesto però che, qualora fosse morto durante l’operazione, l’agenzia avrebbe garantito un’istruzione ai suoi figli.

La missione è stata successivamente annullata e gli agenti hanno avvertito Martinez attraverso un messaggio, che non lesse. Una volta tornato a Cuba, il pilota disse comunque di non aver avuto l’opportunità di provocare l’incidente.

I documenti sul fallito colpo, sono stati pubblicati dal National Security Archive di Washington. Il documento, mostra come siano state diverse le operazioni degli Stati Uniti nei confronti della rivoluzione cubana. Gesti che non hanno scoraggiato sicuramente Raul e il fratello. Fidel è riuscito a sopravvivere ai 638 complotti per assassinarlo, ai quali si aggiunge lo sbarco americano alla Baia dei Porci nell’aprile del 1961.

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