Il 5 dicembre scorso, la coppia di anziani trovati morti nella loro abitazione a Bagno a Ripoli (Firenze), distrutta dalle fiamme, ha portato all’arresto del vicino di casa, Antonino La Scala, 46 anni, con l’accusa di omicidio. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere per La Scala. Le accuse a suo carico comprendono omicidio volontario aggravato, tentato occultamento di cadavere, rapina aggravata e danneggiamento a seguito di incendio. Durante l’interrogatorio di garanzia, La Scala, difeso dall’avvocato Tiziana Barillaro, ha scelto di non rispondere.
Secondo l’inchiesta dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Marco Mescolini, La Scala, conoscente delle vittime, avrebbe commesso il duplice omicidio. Dopo aver ucciso i coniugi, avrebbe cospargo i loro corpi di liquido infiammabile e appiccato il fuoco, cercando così di cancellare le prove del delitto. L’accusa sostiene che il movente del crimine sia stato il desiderio di impadronirsi dei risparmi accumulati dalla coppia attraverso l’attività commerciale gestita per molti anni.
