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Fisco: in arrivo il concordato preventivo

Il cambiamento nella riscossione fiscale è un tema di rilevanza nella bozza del decreto legislativo della delega fiscale, che introduce importanti novità per i contribuenti e il loro rapporto con l’Agenzia delle Entrate. Dalla lotta all’evasione fiscale al concordato preventivo, ci sono diverse modifiche significative da considerare.

Nella lotta contro l’evasione fiscale, si fa sempre più affidamento all’intelligenza artificiale, con una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. Il progetto di decreto legislativo che implementa la delega fiscale prevede una revisione delle norme relative all’analisi del rischio, facendo esplicito riferimento all’uso dell’intelligenza artificiale per individuare preventivamente chi cerca di eludere le tasse, nel rispetto delle norme sulla privacy. Le informazioni saranno utilizzate dall’Agenzia delle Entrate, anche attraverso l’interconnessione tra i vari archivi e registri pubblici.

Inoltre, si promuove un dialogo preventivo tra l’amministrazione fiscale e i contribuenti, soprattutto durante il processo di accertamento fiscale. La novità è inclusa nella bozza del decreto legislativo della delega fiscale, che prevede un obbligo di comunicazione tra l’amministrazione e il contribuente. Questo significa che, ad esempio, l’Agenzia delle Entrate dovrà dialogare con il contribuente in caso di accertamento e di verbale. Il contribuente avrà la possibilità di aderire e dialogare anche subito dopo l’emissione del verbale. In caso di adesione, le sanzioni saranno dimezzate. Se il pagamento delle somme dovute non avviene, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’iscrizione a ruolo.

Sono previsti controlli simultanei e incrociati tra diversi Paesi per prevenire e contrastare l’evasione fiscale. La bozza del decreto legislativo relativo alla delega fiscale consente all’amministrazione finanziaria di condurre controlli simultanei con le amministrazioni finanziarie degli altri Stati membri, al fine di scambiare informazioni rilevanti quando tali controlli risultino più efficaci rispetto a quelli condotti da un singolo Stato membro. Sono anche previste “verifiche congiunte” in questo contesto.

Infine, le notifiche fiscali, comprese le contestazioni e le cartelle esattoriali, potranno essere inviate ai contribuenti anche attraverso il domicilio digitale, con la possibilità di un secondo invio nel caso in cui la prima notifica non sia andata a buon fine. Tuttavia, i termini per i pagamenti, la decadenza e la prescrizione scattano praticamente subito dopo la comunicazione dell’avvenuta consegna da parte del gestore della posta certificata o del domicilio digitale.

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