Oggi ricorre la nascita di una delle donne più importanti del nostro Paese: Francesca Sanna Sulis. Probabilmente a molti questo nome non dice nulla, ma per il mondo della moda è la prima donna italiana ad aver vestito le grandi donne della storia.
Francesca Sanna Sulis nasce a Muravera, Cagliari, l’11 giugno 1716. Le viene riconosciuta la maternità del “su cambusciu“. Si tratta di una cuffia di seta tipica dell’abbigliamento tradizionale sardo. Dopo il matrimonio, avvenuto all’età di 19 anni, si trasferisce nella tenuta di famiglia di Quartucciu. Qui inizia a studiare e produrre la seta.
Poteva vendere la sua seta in anticipo rispetto alla concorrenza in quanto in Sardegna, grazie al clima mediterraneo i semi si schiudevano prima e lei riusciva ad essere un passo avanti alla concorrenza. Col Conte lombardo Giorgio Giulini, l’imprenditrice allestì una delle prime sfilate di moda della storia, una delle quali si tenne a Villa San Martino, ad Arcore.
La sua seta fino alla Zarina Caterina La grande
La sua seta, sebbene venisse prodotta e venduta prevalentemente in Sardegna, arrivò in mano alla Zarina Caterina la Grande. Conosciuta come la signora dei gelsi, Francesca Sanna Sulis usò la seta di gelso per disegnare modelli raffinati per le nobildonne di tutta Europa. Oggi i suoi abiti storici sono in mostra al museo ‘Donna Francesca Sanna Sulis’ di Muravera e all’Ermitage di San Pietroburgo, dove si trova anche un ritratto proprio con Caterina la Grande che ne indossa uno.
La sua attività avrebbe rivoluzionato l’intero settore della moda: Francesca Sanna Sulis sfidò le tendenze di allora, che imponevano alle donne soffocanti corsetti sotto abiti stretti e opprimenti, disegnando modelli confezionati di seta di gelso che erano sia eleganti sia comodi.
Muore a 94 anni nella sua casa a Quartucciu. Alla sua morte lasciò i suoi beni ovvero le terre, le vigne e gli immobili alla Chiesa e ai più poveri. I due figli maschi erano morti e la figlia era entrata a suo tempo in convento, contro il parere della famiglia. E per festeggiare questa grande donna, nel giorno del suo 306 esimo anniversario anche il doodle di Google è in suo onore.