Prosegue la polemica sul togliere o meno le croci dalle montagne. Ma che cosa è successo? Giorni fa il CAI, Club alpino italiano ha parlato di “Lasciare integre le croci esistenti, perché testimonianze significative di uno spaccato culturale, e allo stesso tempo evitare l’istallazione di nuovi simboli sulle cime”. Tutti i nuovi simboli, croci o non croci.
Alla parola croce, il Centrodestra ha rizzato le orecchie attaccando il Cai. Secondo il club, la loro è una preoccupazione dello stato delle croci e ha parlato di manutenzione e non di toglierle come sono giunti a conclusione in molti.
Fratelli d’Italia ha intimato a un “Giù le mani dalle croci di vetta“, con una proposta di legge depositata a Montecitorio. Il Presidente generale del Cai, Antonio Montani, ha preso le distanze bollandole come semplici “opinioni personali“. Tre Ministri del Governo Meloni (Antonio Tajani, Matteo Salvini e Daniela Santanché) si sono schierati a difesa dei crocifissi che svettano sulle alture italiane: “Dovete passare sul mio corpo per togliere anche solo un crocifisso da una vetta alpina”.