La Polizia di Stato e il N.I.P.A.A.F. del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone hanno dato esecuzione a 9 arresti domiciliari, al sequestro preventivo di 4 società e di relativo profitto pari a circa 2.500.000,00 di euro.
Sono indagate 41 persone fisiche e 9 persone giuridiche, residenti in diverse regioni d’Italia. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, traffico illecito transfrontaliero di rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, sostituzione di persona e trasferimento fraudolento di valori.
Dagli accertamenti eseguiti sulla gestione dei rifiuti affiorava una consolidata associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti. È stato quindi ipotizzato il reato ex art. 452 quaterdecies c.p. per cui il fascicolo veniva trasferito alla DDA di Roma. Dall’attività svolta, infatti, è emersa una forte e stabile collaborazione tra gli amministratori (occulti) dell’impianto di Frosinone andato distrutto, le varie società campane che conferivano i rifiuti all’impianto e i gestori dei tanti impianti di smaltimento e recupero finale degli stessi, in primis un impianto di rifiuti di Cisterna di Latina.
In definitiva i rifiuti provenienti dalla Campania, da qualificarsi invece come “urbani”. Nonostante il cambio del codice identificativo EER, transitavano con semplici operazioni di stoccaggio presso l’impianto di Frosinone, al fine di farne perdere le tracce. Da qui venivano trasportati in altro impianto sito a Cisterna di Latina per essere poi smaltiti come scarti di lavorazione in una discarica di Colleferro.
Inoltre dalla lettura dei formulari di identificazione dei rifiuti emergeva che molti di questi non risultavano essere accompagnati da analisi e rapporti di prova. Il totale del quantitativo dei rifiuti erroneamente classificati ammonta a circa 2.550 tonnellate.
Il comunicato viene effettuato nel rispetto del D.L. 106/2006, così come modificato dal D.L. 188/2021, con presunzione di innocenza degli indagati fino a sentenza definitiva.
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