Sono più di mille le presenze registratesi oggi a Sant’Angelo Lodigiano, per i funerali della ristoratrice Giovanna Pedretti. La 59enne è stata trovata morta la scorsa settimana, nel greto del fiume Lambro. La donna era stata al centro delle cronache per aver ricevuto lodi dopo una risposta a una recensione di un cliente. Quest’ultimo aveva espresso insoddisfazione per aver mangiato nel suo locale seduto accanto a due omosessuali e un disabile.
La donna era stata accusata di aver creato ad arte la recensione negativa solo per farsi pubblicità. Il tutto condito dal solito livore che si legge nei commenti sui social network. Anche oggi, stavolta nel sagrato della chiesa dove si celebrano le esequie della donna, è stato esposto lo striscione per ribadire ai giornalisti di rispettare il momento di dolore della famiglia.
A tenere la messa Don Enzo Raimondi, che ha commentato l’accaduto durante l’omelia: “C’è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere. Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni. Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui. Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c’è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra“.
Don Raimondi, durante il suo discorso, chiede come impedire ai leoni da tastiera di riversare impunemente il loro odio, dimenticando il potere distruttivo che possono avere anche semplici parole.
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