G20: le risate tra Bolsonaro ed Erdogan: “sono i media il problema”

Sta facendo il giro del mondo il video in cui il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro critica i media con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una pausa del G20 a Roma. 

L’economia sta tornando piuttosto forte. Non è facile essere capo di stato in qualsiasi parte del mondo. Sono i media il vero problema. Come sempre attaccano, ma stiamo resistendo bene” queste le parole immortalate da una telecamera del portale brasiliano UOL. Secondo lo stesso UOL Bolsonaro invece di parlare di come migliorare il pianeta “aveva un’altra missione: mentire sulla situazione in Brasile, dire che Petrobras è “un problema” e criticare la stampa….

La reazione del Presidente Turco è stata quella di sorridere alle “battute” del collega brasiliano. Una battuta che arriva in un momento in cui contro Bolsonaro, poco prima di questo G20, è arrivato l’ok dalla commissione del Senato all’accusa “Crimini contro umanità“. Il Presidente è accusato di crimini contro l’umanità e altri nove delitti; oltre lui altre 65 persone tra cui i suoi tre figli, tre ministri in carica e altri 4 loro predecessori. Il dossier è stato trasmesso al capo della Procura generale che avrà 30 giorni di tempo per decidere se incriminare formalmente il leader dell’estrema destra.

Le accuse contenute nel dossier sono pesantissime. Jair Bolsonaro è considerato il regista di “una macabra strategia” che ha portato alla morte di almeno 300 mila brasiliani degli oltre 600 mila colpiti dal coronavirus. “Se si fossero applicati sistematicamente strumenti non farmacologici“, si legge nel testo, “si sarebbero ridotti i livelli di trasmissione del Covid di circa il 40 per cento, e questo significa che si sarebbero potute salvare 120 mila vite per la fine del marzo 2021“.

Insieme a Bolsonaro, Flavio, il più votato senatore nella storia del Brasile moderno; Eduardo, deputato alla Camera e Carlos, consigliere nell’Assemblea di Rio de Janeiro; sono tutti sospettati di incitazione al delitto. Insieme al Presidente Bolsonaro, ricordiamo impegnato in questi giorni a Roma al G20, avrebbero contribuito a diffondere la valanga di fake news attraverso “l’ufficio dell’odio“, ovvero la potente macchina elettorale servita a far eleggere Bolsonaro a Planalto e a sostenere la sua teoria negazionista sul virus; durante la campagna Bolsonaro avrebbe invitato la popolazione a usare la clorochina per combattere quella che veniva definita una piccola influenza; ma soprattutto a rilanciare le ipotesi più assurde sul effetti vaccino. La più famosa: trasformarsi con il tempo in coccodrilli.

L’ultima “perla di saggezza” è stata detta dallo stesso Bolsonaro la scorsa settimana durante l’appuntamento del giovedì nella diretta Facebook. Ha sostenuto che una delle conseguenze della vaccinazione è contrarre l’Aids.
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