Gas: apertura dell’UE sul “price cap”

Oggi in Danimarca si svolge l’incontro internazionale sull’indipendenza energetica della Russia, alla presenza di Ursula Von der Leyen. Intanto l’Europa ha fissato al 9 settembre il Consiglio dei Ministri  dell’Energia, mentre il prezzo del gas sta iniziando a scendere e nel Governo italiano c’è cauto ottimismo sulla proposta di un price cap della UE dopo le dichiarazioni di disponibilità rilasciate ieri da parte della Germania.

Il prezzo del gas oggi è sceso  sotto i 260 euro, dopo le fiammate delle settimane scorse, tornando alla quotazione di metà agosto. Ad Amsterdam le quotazioni si attestano a 257 euro al megawattora, con una flessione del 5,5%, dopo aver toccato un minimo di giornata a 242 euro. A Londra il prezzo scende a 465 penny al Mmbtu, con un calo del 26%.

La Russia fa sapere di essere sempre pronta ad onorare i suoi obblighi per le forniture di gas ai Paesi stranieri.

L’UE intanto sta lavorando  a tutta velocità a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità per affrontare l’impennata dei prezzi del gas e impedire un tragico effetto domino sull’economia del Vecchio Continente.

Tra le Cancellerie europee starebbe emergendo una nuova convergenza sulla possibilità di introdurre un tetto temporaneo “price cap”  al prezzo del gas importato e usato nella produzione dell’energia elettrica. L’obiettivo è quello di arrivare più strutturalmente al disaccoppiamento (decoupling) del prezzo del gas da quello dell’energia sui mercati all’ingrosso.

(Foto Pixabay)

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