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Gaza, familiari ostaggi irrompono in una riunione della Knesset

Decine di familiari degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza hanno fatto irruzione oggi in una riunione della commissione Finanze della Knesset.

I familiari hanno chiesto al Governo di fare di più per garantire il ritorno a casa dei prigionieri: “Ci ascolterete, non c’è più commissione, né Knesset, c’è un solo argomento di cui vi dovete occupare“. Queste le parole pronunciate dai manifestanti, che hanno urlato il loro disappunto, mentre le proteste antigovernative si stanno moltiplicando.

Altri manifestanti si sono radunati in mattinata davanti alla Knesset, chiedendo il ritorno degli ostaggi e le dimissioni dell’Esecutivo. Ieri sera, invece, familiari degli ostaggi si sono accampati vicino alla residenza del Premier Netanyahu a Gerusalemme, mentre altri cittadini scontenti nei giorni scorsi si sono radunati di fronte alla sua casa delle vacanze a Caesarea.

Nel frattempo oggi si registra una grande tensione a Khan Yunis, dove le forze israeliane avanzano gradualmente verso ovest e verso sud, in direzione di Rafah. La radio militare israeliana ha riferito che l’esercito ha circondato l’ospedale Nasser, completando di fatto l’isolamento del centro della città. Le truppe hanno inoltre raggiunto la università al-Aqsa e sono adesso ad un chilometro dall’area umanitaria di Moassi.

(Foto da Pixabay)

Autore:

Redazione

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