Gentiloni: sanzioni pesanti, ma non è detto che fermino l’aggressione

Il Commissario UE agli Affari Economici Paolo Gentiloni in un punto stampa ha sottolineato che “le sanzioni alla Russia sono senza precedenti, come il congelamento di 640 miliardi di asset della banca centrale russa. Le conseguenze per l’economia russa sono evidenti ma che questo porti a fermare l’aggressione nessuno lo può garantire, sarebbe imprudente farlo. Noi dobbiamo assicurare che chi ha deciso di sovvertire l’ordine su cui si fonda la convivenza in Europa paghi un prezzo“.

Paolo Gentiloni ha aggiunto: Non abbiamo una grande esposizione finanziaria in Russia, non dimentichiamo mai che la Russia è un grande Paese ma è un Paese che è un’economia che è più o meno la metà di quella italiano. C’è un punto delicato, che è l’energia e poi ce ne sono altri minori. Dobbiamo lavorare per ridurre questa dipendenza dal gas e per fronte assieme, come Paesi Ue, alle conseguenze dell’aumento dei prezzi e di eventuali difficoltà nelle forniture. L’impatto su alcune materie prime, sui costi del grano, le interconnessioni bancarie sono punti che si possono affrontare con minore difficoltà“.

In merito all’adesione dell’Ucraina all’UE il Commissario europeo ha concluso: Penso che dobbiamo dare un messaggio positivo, l’Ucraina che combatte lo sta facendo anche per difendere i valori dell’Ue. Non c’è dubbio che questo atteggiamento peserà nelle nostre decisioni future ma sappiamo anche che il processo non si decide in tempi rapidi. Oggi il punto è sostenere l’Ucraina e non aprire discussioni, magari su prospettive molto lontane, che non aiutano l’unione dei Paesi membri“.

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