Gerusalemme: crolla la tribuna di una Sinagoga. 2 morti e oltre 130 feriti

Per la seconda volta in tre settimane una tragedia nella tragedia colpisce il mondo ortodosso ebraico. Dopo la strage verificatasi alla fine di aprile sul Monte Meron (dove 45 fedeli furono travolti da una folla oceanica durante la cerimonia religiosa del Lag ba-Omer), di nuovo, un evento religioso di massa si è concluso con una tragedia.

Durante la cerimonia di  inaugurazione di una sinagoga di Gerusalemme durante lo  Shavuot (cerimonia che ripropone la consegna delle Tavole della Legge al popolo ebraico) una tribuna stipata di membri della Corte Rabbinica Ortodossa di Carlin è crollata. Una moltitudine di persone che erano sedute nella parte superiore della tribuna è precipitata su quanti erano in basso creando una ammasso umano terrificante.


Il  bilancio provvisorio parla di 2 morti e di oltre 130 feriti, ma dagli ospedali di Gerusalemme sono giunti aggiornamenti preoccupanti, che fanno temere un bilancio ancora più pesante. L’incidente è avvenuto nel rione ortodosso di Givat Zeev, alla periferia nord di Gerusalemme.

L’edificio, hanno affermato le TV nazionali, non era stato ancora completato e anche la tribuna sembra non avesse ottenuto i permessi necessari dai Vigili del Fuoco.

La Direzione dei Carlin, in precedenza, aveva fatto sapere che l’evento di Shavuot era stato organizzato con severe misure di sicurezza, proprio per lo shock seguito alla strage in Galilea. Al primo imbrunire centinaia di fedeli, che indossavano gli abiti della festa, si sono così affollati nella sinagoga per assistere all’inizio della cerimonia. Ma dopo non molto la festa si è trasformata in un dramma.

Decine di ambulanze sono giunte sul luogo del disasto  da varie zone di Gerusalemme per prestare soccorso ai feriti: ma la particolare topografia del quartiere, caratterizzato da strade strette, ha provocato ingorghi e ritardi nei soccorsi. Per prelevare i feriti più gravi è stato necessario ricorrere ad elicotteri. Come incidenti simili del passato,  probabilmente, la comunità ortodossa tornerà ad interrogarsi sulle proprie possibili mancanze morali, lasciando ad altri il compito di verificare le licenze edilizie e quelle dei Vigili del Fuoco.

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