“Ce lo meritiamo” è così che i cronisti esordiscono sul finale di due importanti vittorie, due medaglie d’oro nell’arco di pochi minuti: Gianmarco Tamberi per il salto in alto e Marcell Jacobs nei 100 metri.
E’ vero ce lo meritiamo tutti noi italiani, ma soprattutto loro, due grandissimi atleti.
E’ una sorta di riscatto – per Gianmarco Tamberi – dopo il suo infortunio avvenuto cinque anni fa durante le ultime Olimpiadi; un evento che lo aveva demoralizzato e che aveva reso quegli anni a seguire, interminabili. Ma la meravigliosa vittoria è arrivata e porta il numero 237, quello dei centimetri che lo hanno condotto alla medaglia d’oro insieme al qatariota Barshim.
Il gesso dei ricordi
Un gesto forse scaramantico, ma all’ultimo salto, il giovane biondo marchigiano ha preso un brutto ricordo del passato: il gesso che ha dovuto mettere a causa del suo infortunio. Questa volta gli ha portato fortuna e quelle lacrime di disperazione hanno lasciato al posto a quelle di gioia. E’ Oro, Gianmarco! Questa volta porti a casa la più bella vittoria che ci possa essere.
Ancora una volta orgoglio per l’Italia.
Il percorso di Tamberi
Classe 1992, Gianmarco Tamberi è il nuovo oro olimpico per il salto in alto. In molti lo chiamano Gimbo o Half-shave (Mezza barba) ed è figlio dell’ex saltatore Marco Tamberi, suo allenatore.
La sua carriera di atleta è iniziata all’età di 19 anni, quando nel 2011, segna il personale da 2,14 a 2,25 cm. E’ qui che nasce il suo soprannome di Mezza Barba. Il padre gli consigliò infatti di gareggiare con la barba rasata soltanto da un lato. Vince, in quella occasione, la medaglia agli Europei juniores di Tallinn.
Diverse le medaglie ottenute nei vari Campionati italiani ed europei, ma è costretto a fermarsi quando, tentando di superare i 2,41, si infortuna la caviglia sinistra compromettendo, così, la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio.
A noi italiani piacciono però i “lieto fine“, ma soprattutto, piacciono le situazioni che permettono di riscattarci. Di alzarsi dopo un infortunio e ritrovarsi con la medaglia d’oro al collo!