Giornata internazionale delle Nazioni Unite

Il 24 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata delle Nazioni Unite per ricordare l’entrata in vigore dello Statuto  che avvenne proprio il 24 ottobre del 1945. Inoltre dal 20 al 26 ottobre di ogni anno prende vita la “settimana delle Nazioni Unite”.

Per celebrare la Giornata delle Nazioni Unite si organizzano incontri, discussioni, convegni e mostre legate alla missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

In Kosovo, che è amministrato provvisoriamente dall’ONU, la Giornata delle Nazioni Unite è un vero e proprio giorno festivo. Nelle Filippine è celebrato soprattutto nelle scuole e gli studenti filippini prendono parte a varie iniziative, tra cui lo studio specifico e dettagliato di uno dei Paesi che fanno parte dell’ONU.

In Italia la commemorazione prevede l’esposizione, fuori dagli edifici pubblici, della bandiera dell’ONU.

La storia e la mission dell’ONU

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è stata istituita dopo la Seconda Guerra Mondiale da 51 Paesi ed è in funzione dal 1° gennaio 1946, in seguito all’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite il 24 ottobre del 1945.

Oggi l’Organizzazione è costituita dalla quasi totalità degli Stati (193 membri). Santa Sede e Palestina hanno lo status di osservatore permanente. Circa 4.200 organizzazioni nongovernative beneficiano dello status consultivo presso il Consiglio economico e sociale. La sede centrale dell’ONU è a New York.

L’ONU è la massima organizzazione multilaterale, operante a fini politici generali e a struttura e raggio d’azione mondiali. Essa presenta analogie con l’organizzazione statale, in particolare con quella che si ispira ai principi del Welfare State e postula forme di intervento delle pubbliche istituzioni per la giustizia sociale ed economica, lo sviluppo, la garanzia dei diritti umani, il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

Preambolo della Carta delle Nazioni Unite

“Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi
a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, (…)”.

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