In occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo del 15 aprile, il Festival delle Scienze di Roma prodotto dalla Fondazione Musica per Roma realizza, in collaborazione con Il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, una vera e propria maratona scientifica in streaming dalle 10:00 alle 20:30 con 16 incontri, 55 relatori, 3 Ministeri e 14 partner scientifici.
I collegamenti avverranno da tutto il mondo: dall’Artico, dall’arsenale di Venezia, dai laboratori del Gran Sasso, al CERN, dall’Osservatorio Etneo a Parigi, da Boston alla Florida.
Andrà in diretta sul sito e sulla pagina Facebook @FestivaldelleScienzeRoma in doppia lingua: italiano e inglese.
Il Festival delle Scienze di Roma è realizzato con la partnership progettuale di Codice Edizioni, ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Partner scientifici del festival sono CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, ESA –Agenzia Spaziale Europea, Rete GARR, GSSI – Gran Sasso Science Institute, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Planetario di Roma Capitale, Fondazione ISI e Human Technopole e Media Partner National Geographic Italia.
Con la manifestazione del 15 aprile gli organizzatori dell’evento si pongono un doppio obiettivo: dare risalto alle ricercatrici e ai ricercatori italiani impegnati all’estero in centri di eccellenza e valorizzare l’attività nazionale di ricerca scientifica, mostrandone la potenzialità come attrattore di nuove risorse da tutto il mondo.
L’iniziativa prevede la partecipazione delle maggiori istituzioni scientifiche e la presenza di molte personalità di rilievo della ricerca italiana.
Inoltre, ci saranno collegamenti in diretta dalla sala di monitoraggio dell’Osservatorio Etneo di Catania, alla sala sismica e di allerta tsunami di Roma, fino ad arrivare alla stazione dirigibile in artico nelle Isole Svalbard e all’Istituto di Scienze marine dell’Arsenale di Venezia.
“L’emergenza che stiamo attraversando ha, da una parte, riportato la ricerca al centro delle nostre vite e, dall’altro, reso evidente come lo scambio e la collaborazione siano fondamentali per raggiungere obiettivi strategici” dice il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa. “Per questo, migliorare e incentivare la mobilità temporanea dei nostri ricercatori verso l’estero e attrarre, contestualmente, giovani studenti stranieri nelle nostre università ed enti di ricerca è un’azione che non possiamo più rimandare.”
Tra gli appuntamenti previsti quello con l’INGV dalle 17.50 in poi.
Infatti, l’Italia svolge un ruolo fondamentale nella ricerca e monitoraggio dell’attività geofisica e vulcanologica che scopriremo attraverso le parole di Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV, e con collegamenti in diretta dall’Etna o dalla sala di monitoraggio di Catania con Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo-INGV, dalla sala sismica e di allerta tsunami di Roma con Salvatore Stramondo, Direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti-INGV, e dalla sala monitoraggio “Space Weather” per l’aviazione civile con Leonardo Sagnotti, Direttore del Dipartimento Ambiente, e con Vincenzo Romano, Responsabile italiano del Consorzio PECASUS.
Tutti i contributi saranno fruibili sia in italiano che in inglese e saranno diffusi sui canali ufficiali del Festival:
SITO DEL FESTIVAL
www.festivaldellescienzeroma.it
PAGINA FACEBOOK DEL FESTIVAL
www.facebook.com/FestivaldelleScienzeRoma
(Fonte: Ufficio stampa INGV)