Oggi, 28 aprile, ricorre il 20esimo anniversario della Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro. Una ricorrenza istituita nel 2003 dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), per riflettere e approfondire le tematiche legate alla prevenzione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Secondo gli ultimi dati Inail, sono alti i numeri degli infortuni, molti dei quali con conseguenza la morte. Nel 2022 le denunce di infortunio sono state 697.773, con aumento del 25,7% rispetto all’anno precedente. Le morti sono state 1.090, meno rispetto al 2021, ma aumentano le patologie di origine professionale.
In occasione di questa giornata, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha dichiarato: “Dobbiamo parlare quotidianamente di salute e sicurezza in tutti i luoghi di formazione e di lavoro”. Oggi viene ricordato l’invito alla sicurezza, ma tutti i giorni è necessario mettersi di fronte a delle responsabilità, affinché non avvengano più incidenti, troppo spesso mortali.
Il Ministro sottolinea l’importanza dell’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di questo nelle scuole secondarie. È questa la linea che il Parlamento intende seguire, coinvolgendo tutte le istituzioni e le parti sociali per rendere i luoghi di lavoro sempre più sicuri.
La Segretaria della Cgil, Francesca Re David ha detto che “uscire dall’emergenza è possibile”. “Con questo messaggio d’impegno – sostiene la Segretaria – deciso unitariamente con Cisl e Uil, celebriamo la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Basta morti, basta malattie professionali e infortuni sul lavoro. Occorre investire in salute e sicurezza”.
