Maggioranza con la M maiuscola quella ottenuta da Mario Draghi ieri al Senato. Con otto assenti, due astenuti, 40 no e 262 sì, oggi il Premier si è presentato alla Camera per il secondo voto. Non ha pronunciato nuovamente il discorso, ma soltanto consegnato a Roberto Fico.
Draghi è intervenuto soltanto per la replica alle ore 18, per poi passare al voto delle ore 20. I temi sono stati ribaditi più e più volte. Si è parlato di turismo: “Sul turismo ho già risposto ieri in Senato, se c’è un settore che riparte sicuramente è quello, lì non abbiamo dubbi. E’ sicuro perché siamo l’Italia, quindi merita sostegno”. Ma anche lotta alle mafie, aiuti alle piccole medie imprese e riforma della giustizia.
“La corruzione rappresenta un forte disincentivo agli investimenti stranieri, la prima cosa è garantire legalità e sicurezza: se manca questa base gli incentivi non bastano”.
“Spero che condividiate questo sguardo costantemente rivolto al futuro che confido ispiri lo sforzo comune per uscire dalla pandemia e dalla crisi economica e che certamente caratterizzerà l’azione del mio Governo”. Ha detto in un intervento di soli 13 minuti. Ma la giornata non si è concentrata solo sul Presidente Draghi e sulla discussione alla Camera, ma anche sui senatori del Movimento 5 Stelle. Sono stati espulsi 15 senatori che non hanno votato la fiducia al Senato.
Si tratta di: Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Silvana Giannuzzi, Bianca Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Vilma Morone. Da accertare invece le motivazioni degli assenti.
Nove, i sicuri “no” del Movimento 5 Stelle alla Camera. Dubbi anche da Liberi e Uguali, con un cuore “sinistro” contrario alla fiducia. Ma Mario Draghi, può contare su tutti gli altri moltissimi voti, escluso Fratelli d’Italia che rimane della propria posizione, così come ribadito anche ieri al Senato.
Votazioni Camera:
Favorevoli 535
Contrari 56
Astenuti 5
