Il Governo di Mario Draghi, in questo ultimo periodo accuserebbe, secondo fonti giornalistiche, alcune criticità legate alla scarsa incisività dell’azione di due Ministri.
Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, non sembrerebbe aver soddisfatto il Premier: gli verrebbe addebitata la responsabilità di non aver ancora risolto il problema della scuola in presenza a cui tiene particolarmente Draghi che, da sempre, ha definito l’istruzione scolastica in smart povera e Gradirebbe un ritorno a scuola in presenza al 100%.
Ma Draghi vuole un ritorno a scuola in sicurezza e qui viene tirato in ballo l’operato del Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, responsabile, secondo i bene informati, di non essere ancora riuscito a risolvere l’annoso problema del superaffollamento dei mezzi pubblici che, con la ripresa dell’anno scolastico, vedranno incrementare il carico di passeggeri.
Ma non basta, perché restaNO ancora da sbrogliare i nodi relativi al completamento della vaccinazione di professori e studenti su cui dovrà prendere una decisione definitiva il Ministro competente,
C’è dunque un po’ di malumore nella maggioranza perché i due Ministri, scrive ad esempio Il Foglio, “esasperano la riflessione“, non adottano provvedimenti e soprattutto “non sollecitano gli scienziati” a trovare le soluzioni necessarie. Accuse queste che potrebbero far sì che, con la ripresa dell’anno scolastico, le poltrone Istruzione e Trasporti vacillino.
Naturalmente in merito non ci sono commenti ufficiali da parte di Palazzo Chigi e probabilmente potrebbe essere necessario attendere il mese di agosto per verificare se le attese di adozione di provvedimenti risolutivi da parte dei due Ministri in bilico, verranno viceversa ripagate da interventi graditi dal Premier e dalla maggioranza o se in assenza di soluzioni, a settembre, con la ripartenza dell’anno scolastico, Draghi potrebbe essere costretto a riflettere velocemente sul possibile rinnovo del Capo di ciascuno dei due Dicasteri.
