Governo – A quanto pare non è ancora finita per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Questa settimana sarà quella decisiva e il premier si trova di fronte ad un’ardua decisione. Tentare oppure gestire la crisi? M5s e Pd non hanno scelta, o si governa il Paese nel migliore dei modi oppure si torna al voto.
Nella giornata di mercoledì ci sarà il voto di Camera e Senato sulla relazione del ministro Alfonso Bonafede sull’amministrazione di giustizia e a Palazzo Madama. Luigi Di Maio ha annunciato che hanno tempo due giorni per i consensi, o c’è la maggioranza oppure la soluzione è tornare al voto.
E’ la ricerca di un patto per il Governo che consenta a Conte di poter ritornare dopo le sue dimissioni e ritrovare un equilibrio per la maggioranza. Non tutti però sono di questo parere, come Loredana De Petris. Ivan Scalfarotto invece assicura che non ci sarà alcun veto su Conte. “Non mettiamo veti su di noi”. Suona un po’ come un vecchio detto: “tra cani non si mordono”.
Ormai il premier dovrebbe aver fatto i suoi conti ed essere giunto quindi ad una conclusione. Se dovesse dimettersi, poi dovrebbe sperare in un reincarico. Il giorno della decisione (del giudizio per meglio dire) è ormai alle porte ed entro mercoledì, la situazione deve essere chiara. Il tempo stringe e come ha ricordato il Presidente del Parlamento Europeo David Sassuoli: “Il Recovery fund non può aspettare: o parte o non parte”.
L’appuntamento per mercoledì con Bonafede è alla 9.30 al Senato e alle ore 16 alla Camera. Dovrà far fronte all’agguato di Renzi e i renziani, ma rimane sempre il fatto che il famoso voto di questo mercoledì è quello pericolosissimo ma di sicuro anche quello decisivo. Italia Viva ha già dimostrato più volte la sua contrarietà, ma ora Renzi ha dichiarato che appoggerà il decreto.