Green Pass: il Porto di Trieste minaccia il blocco totale delle attività

Il Green Pass diventa obbligatorio sul lavoro in Italia domani, 15 ottobre, per dipendenti pubblici e privati. Alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo, riflettori puntati sui porti e sui trasporti, per le conseguenze che la giornata di domani potrebbe avere sull’attività ordinaria.

Alessandro Volk, componente del Direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto. Porto di  Trieste lancia  un preoccupante messaggio: “Blocchiamo tutto. Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque. Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l’obbligo del Green pass, Volk anticipa che “nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. Se ad esempio il Governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente da parte del Governo per prendere un po’ di tempo e trovare poi una soluzione”. 

In merito al rifiuto di annullare la protesta nonostante le le aziende abbiano dato la disponibilità ad accollarsi il costo del tampone, Volk chiarisce: “Perché solo ai lavoratori portuali? Gli altri lavoratori valgono di meno? In ogni caso verrebbe pagato solo da alcune aziende, altre non pagherebbero. Quindi è una situazione fuori da qualsiasi norma. Si crea discriminazione nella discriminazione: tutti i lavoratori devono avere lo stesso tipo di trattamento. Ecco perché la cosa più semplice e intelligente è ritirare questo decreto”. 

Ma, il messaggio che fonti di Governo continuano a ribadire, non cambia: si va avanti con il Green Pass. Intanto, c’è la massima attenzione da parte del Viminale su possibili disordini. Il Ministero dell’Interno, d’intesa con palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza.

Da Genova, invece,  sottolineano una posizione diversa: “Le aziende paghino tamponi “a coloro che non hanno il Green Pass.

Il settore trasporti dunque appare diviso, perchè ci sono porti dove il 100% dei lavoratori ha  il Green Pass o le Aziende sono favorevoli ad acquistare i tamponi per chi ne è sprovvisto, mentre i porti del Triveneto  chiederebbero più tempo  per capire come organizzarsi.

Tuttavia, ci sembra incomprensibile  e forse non casuale che, dopo tutto il tempo avuto a disposizione nei mesi scorsi, ci si riduca a scendere in piazza e protestare di un argomento (di cui si è diffusamente parlato in tutte le sedi pubbliche e private), il giorno prima dell’entrata in vigore della norma che è sempre stata data per certa dal Governo.

 

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