Sono già circa un migliaio le persone raggruppate davanti al Varco 4 del Porto di Trieste, ma non sono solo portuali, riconoscibili dai giubbotti gialli, ma anche di persone che non operano nello scalo. L’accesso fino a questo momento è stato consentito, ma i camion che arrivano dall’estero, si scoraggiano per la folla e tornano indietro. Sono tante comunque le persone che stanno arrivando dalle 7.00 in poi.
Situazione di piena operativi al Porto di Venezia dove i lavoratori dello scalo marittimo lagunare si sono tutti presentati al lavoro. Mauro Piazza, Presidente della Nuova compagnia dei lavoratori portuali di Venezia afferma: “da noi non ci sono scioperi né blocchi ai varchi di ingresso”. Dei 180 lavoratori che operano nello scalo marittimo di cui 120 dipendenti, 30 portuali di Chioggia e 30 esterni sono tutti presenti con una sola eccezione.
Al Porto di Genova al momento l’operatività dello scalo è nulla. Bloccato il Varco Etiopia. All’esterno della palazzina che ospita gli uffici permane il presidio dei lavoratori senza Green pass, mentre una cinquantina di camalli, che sono entrati.
Per quanto riguarda i grandi complessi industriali a Torino, ad esempio, circa cento persone, tra lavoratori privi di certificazione, No Green del movimento ‘La Variante Torinese’ e I Si Cobas, si sono dati appuntamento per un presidio davanti ai cancelli della Fiat Avio a Rivalta, alle porte con Torino, all’entrata del primo turno.
Ai cancelli della porta 10 sono affissi alcuni striscioni con scritto “No al ricatto del Green Pass nei luoghi di lavoro” e “Il lavoro è un diritto, tamponi gratis”. Altri presidi sono stati annunciati alla Pirelli di Settimo Torinese, all’Iveco di Torino e alla Gallina di La Loggia