Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini nel corso della riunione del Consiglio Atlantico in formato Ministri della Difesa della NATO, svoltosi ieri pomeriggio in videoconferenza in preparazione del Summit NATO di Bruxelles che si terrà il prossimo 14 giugno 2021. ha dichiarato: “A poco più di un anno dal Summit di Londra, l’Alleanza è pronta a lanciare un ancor più profondo processo di adattamento a testimonianza della vitalità e dell’attualità della più importante organizzazione politico-militare. Grazie all’apprezzato lavoro del Gruppo di Esperti designato dal Segretario Generale in supporto di NATO 2030, ora siamo pronti a definire l’agenda transatlantica per il futuro”.
Il Consiglio ha costituito un momento di confronto tra i Ministri su NATO 2030, con particolare riferimento alle implicazioni sulla deterrenza e difesa, resilienza, innovazione tecnologica, addestramento dei partner e l’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza. Tra i temi al centro della ministeriale, anche la nuova policy della NATO sulla Difesa Cibernetica, la cooperazione NATO-UE e una riflessione sul post Resolute Support Mission in Afghanistan.
Piena concordanza sui contenuti del NATO 2030: l’approccio concettuale adottato esprime una adattamento complessivo a 360° gradi che, tuttavia, deve trovare piena implementazione con spirito di solidarietà. Pertanto, dal Ministro Guerini è giunto l’auspicio che con l’implementazione del “NATO 2030 – un’agenda transatlantica per il futuro”, che sarà approvata dai Capi di Stato e di Governo, si possa procedere con speditezza anche verso un adattamento del fianco Sud che non rimanga esclusivamente nel dominio della sfera politica.
In sintesi, si auspicano delle misure concrete volte a prevenire e contrastare i fenomeni di instabilità che andranno ad aumentare anche in ragione della presenza sempre più pervasiva di attori statuali.
Sulla definizione della “agenda transatlantica per il futuro“, Guerini ha aggiunto: “E’ sicuramente un’agenda ambiziosa, come richiede l’attuale e futuro contesto di sicurezza. Agenda che si fonda sulle solide basi della nostra storia fatta di solidarietà, coesione ed unità e che poggia sui nostri valori condivisi di democrazia, libertà individuale e stato di diritto”.
Valori che non si possono dare per scontati e vanno preservati anche attraverso il coordinamento politico tra gli Alleati e con la tempestiva adozione di posizioni comuni con la prontezza richiesta dal contesto internazionale: “Il consenso politico – ha detto Guerini – rimane centrale in quanto elemento abilitante delle nostre decisioni e della volontà di agire, ma dobbiamo imprimere maggiore velocità ai nostri processi decisionali”.
“Questo – ha sottolineato il Ministro – in uno scenario sempre più complesso, dal quale emerge anche l’esigenza di rinnovare il Concetto Strategico, pur nella convinzione che gli attuali tre compiti fondamentali dell’Alleanza, difesa collettiva, gestione delle crisi e sicurezza cooperativa, mantengano a pieno la propria validità”.
Sul rafforzamento della deterrenza e difesa, il Ministro ha sottolineato che l’Italia è impegnata nell’aumentare la prontezza delle proprie forze, a rendere disponibili alcuni Comandi alla NATO Force Structure e a proseguire nell’ammodernamento delle proprie capacità. Inoltre, l’Italia è tra i maggiori contributori alle attività della NATO nell’ambito dell’Area di Responsabilità del SACEUR e alle operazioni e missioni.
Nel merito della cooperazione NATO-UE, Guerini ha raccomandato che “i processi di revisione strategica delle due organizzazioni siano coerenti, quale base comune per agire in modo complementare”.
Per quanto attiene all’Afghanistan, il Ministro ha spiegato che l’Italia considera valido “l’approccio flessibile adottato rispetto al futuro supporto del Paese che conferma la volontà di non abbandonare il popolo e il governo afgano, dopo più di venti anni di sforzo collettivo. E’ essenziale che questo approccio sia accompagnato e sostenuto da una corretta e forte comunicazione strategica”.