Guerini: Apertura delle Scuole e degli Istituti di Formazione della Difesa 21/22

Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, interviene in occasione della cerimonia di apertura dell’Anno Accademico delle Scuole e degli Istituti di Formazione della Difesa 2021-2022, che segna l’avvio ufficiale della 73a Sessione dell’Istituto Alti Studi per la Difesa e del 24° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze.

Al Presidente “desidero esprimere il più profondo e sincero sentimento di gratitudine per la sensibilità e l’attenzione con cui sempre guarda e segue gli uomini e le donne in uniforme e il personale civile della Difesa. Saluto il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vecciarelli, le Autorità militari, civili e religiose, i gentili ospiti presenti.

Saluto e ringrazio il Prof. Roberto Baldoni per la sua illuminante Lectio Magistralis e per gli spunti di riflessione che ha voluto condividere con noi su tematiche che sono quanto mai attuali e strettamente legate al nuovo ruolo assunto dal CASD quale Polo Formativo Cyber della Difesa.”

“Un sentito ringraziamento al Presidente del CASD, l’Ammiraglio Giacinto Ottaviani, al corpo insegnante, al quadro permanente e a tutto il personale del Centro”.

“E’ un momento di grande importanza, poiché siamo qui per celebrare quel diritto alla formazione che costituisce un valore fondante della nostra società.

Nel nostro specifico ambito, credo sia di tutta evidenza che la formazione militare costituisca il primo presidio di difesa dello Stato, a maggior ragione in un contesto geopolitico in costante evoluzione che richiede un aggiornamento continuo: di tecnologie, certo, ma anche di concetti e di comprensione della realtà e delle sue evoluzioni”.

Il Ministro Guerini segue con riferimenti a quanto accaduto negli ultimi mesi, in particolare la situazione afghana “che rappresenta, a mio modo di vedere, un importantissimo ambito di riflessione e di analisi da cui trarre preziosi e necessari insegnamenti, non solo per la definizione degli specifici orientamenti di politica militare della nostra Difesa, ma per il futuro stesso della NATO e delle sue relazioni con le altre grandi organizzazioni internazionali, prime fra tutte l’Unione Europea”.

“La Difesa è una realtà fatta innanzitutto di persone che devono essere formate, preparate, addestrate: è il loro impegno quotidiano ciò che fa la vera differenza. Luoghi in cui alimentare il dibattito sul vero “valore” delle Forze armate e fare emergere il ruolo che la Difesa, quale inscindibile connubio di Istituzioni e competenze, gioca a sostegno della sicurezza, delle competitività e del posizionamento del Paese nello scenario internazionale.

E’ questo il compito della formazione militare”.

“Sotto questo profilo, il CASD ha un grande compito e una grande responsabilità. Esso rappresenta un vero e proprio hub del pensiero strategico della Difesa.

Una capacità testimoniata, ad esempio, dall’importanza assunta, nei teatri di conflitto, dalle attività di addestramento condotte dalle nostre Forze Armate nei confronti di militari, polizie e, più in generale, apparati di sicurezza di altre Nazioni, amiche e alleate.”

La formazione militare “non è più soltanto, come è sempre stata, una modalità tra le altre per costruire una cornice di prevenzione e sicurezza: essa oggi è uno strumento fondamentale per sostenere l’ambizione complessiva del nostro strumento militare”.

“Ma non è tutto. Il valore dell’alta formazione militare, che qui al CASD trova una delle sue massime espressioni, ha anche dei risvolti che interrogano la società nel suo insieme.

A Lei, Signor Presidente, rinnovo la gratitudine di tutte le donne e gli uomini in uniforme per la Sua costante attenzione ai valori, agli interessi, alle priorità delle Forze Armate”.

 

Viva il CASD!

Viva le Forze Armate!

Viva l’Italia!

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