“I nostri due Paesi devono lavorare insieme per la sicurezza dell’area mediterranea, essenziale per il nostro benessere economico e soprattutto per raggiungere un’architettura di sicurezza condivisa”.
In occasione della XXIII edizione della Commissione Militare Mista (CMM) italo-tunisina, il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha incontrato il Presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs SAÏED, e il Ministro della Difesa tunisino, Imed MEMMICH, con i quali ha interloquito sullo stato della cooperazione militare tra i due Paesi e sulla situazione regionale, con particolare riferimento alla Libia e al Sahel. Con il collega tunisino Memmich ha inoltre approfondito gli aspetti legati alla cooperazione industriale tra Italia e Tunisia.
“La cooperazione tra i nostri due Paesi è fondamentale per la sicurezza dell’area mediterranea e non solo.” – Così il Ministro italiano della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso dell’incontro con il Presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs Saïed. – “La Tunisia e l’Italia hanno un’autentica vocazione all’amicizia reciproca, in virtù di una vicinanza geografica che induce a coltivare e accrescere il dialogo, nell’interesse di entrambi i popoli. Un dialogo che può esprimersi, e si è infatti espresso, nel tempo, anche attraverso la cooperazione militare: declinazione tanto più importante in anni travagliati come questi, dal punto di vista della tutela della sicurezza internazionale, a partire da quella di aree come il ‘Grande Maghreb’ e il Sahel.”
“Grazie all’Accordo sottoscritto nel dicembre 1991, che prevede confronti periodici tra i nostri due Paesi, e agli incontri che ne scaturiscono, sarà possibile pianificare, fianco a fianco, i futuri passi da compiere per il rafforzamento della pace e degli equilibri della nostra regione comune.”
Non è mancato un riferimento al conflitto russo-ucraino e alle possibili ripercussioni di quest’ultimo sul quadrante geostrategico mediterraneo, dove la presenza russa si è fatta via via più marcata, negli ultimi anni.
“L’invasione in corso in Ucraina ha ricevuto una risposta ferma e coesa da parte della comunità internazionale e occorre proseguire con ogni sforzo diplomatico per far cessare questa intollerabile violazione del diritto internazionale. Nel contempo l’Italia prosegue l’impegno a supporto dell’Ucraina secondo quanto deciso dal Parlamento. La gravità della crisi, tuttavia, non deve distogliere l’attenzione da un quadrante strategico centrale come il Fianco Sud della NATO, di cui il Mediterraneo è il cuore.” – Ha proseguito il Ministro, sottolineando la funzione centrale del bacino del Mediterraneo quale snodo per i traffici marittimi mondiali e per la salvaguardia della sicurezza collettiva – “Ciò impone ai nostri Paesi di continuare a lavorare senza sosta per la sua stabilità, che risulta essenziale per il benessere economico di entrambi i Paesi e, ancor di più, per la tenuta dell’architettura di sicurezza condivisa.”
Guerini si è quindi soffermato sull’analisi della perdurante frammentarietà del quadro politico-istituzionale libico, ribadendo la volontà italiana di proseguire sulla via del dialogo tra le parti e garantendo il sostegno italiano al processo di stabilizzazione. Ha inoltre sottolineato l’impegno dell’Italia per la messa in sicurezza del Sahel, ritenuto di assoluta priorità strategica, evidenziando il contributo fornito dall’Italia con la Missione di supporto MISIN in Niger e con l’avvio della realizzazione di un HUB operativo-logistico a Niamey, il cui completamento è previsto nel giugno 2022.
Guerini ha poi proseguito la sua visita a Tunisi incontrando il Ministro tunisino della Difesa Nazionale, Imed Memmich. Nel corso del colloquio con l’omologo, oltre ad approfondire i dettagli della cooperazione militare bilaterale italo-tunisina e la situazione regionale, ha affrontato gli aspetti più strettamente connessi alla cooperazione industriale, così concludendo:
“L’Italia rappresenta un riferimento, a livello internazionale, per le sue competenze industriali e tecnologiche nei settori aeronautico ed elicotteristico, della cantieristica e dei sistemi di difesa. Guardo quindi con piena fiducia alla crescita della cooperazione industriale tra i nostri Paesi: sicuro vantaggio per entrambi.”