Non si prevedono tempi brevi per la fine della guerra in Ucraina e l’Alleanza Atlantica non crede in grossi cambiamenti al fronte, neanche con l’arrivo della primavera.
“Non credo che ci saranno – dichiarauna fonte della NATO – le condizioni sembrano essere quelle della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, con linee di combattimento statiche”.
Questo comporta che probabilmente gli ucraini non saranno in grado presto di ricacciare indietro i russi dall’intero territorio nazionale. Del resto la Russia non è nella condizione di lanciare una grande campagna offensiva in primavera” – secondo la fonte NATO.
Per lanciarla, occorrerebbe una nuova mobilitazione, cosa che Putin probabilmente non vorrà fare, alla luce delle elezioni di primavera.
Forse Mosca otterrà qualche guadagno simbolico, ma progressi strategici non sono attesi. Kiev si è dimostrata notevolmente efficace nel liberare il Mar Nero occidentale dalle navi russe, ricacciandole verso est, mentre la capacità della flotta russa di condurre operazioni nell’intero Mar Nero è significativamente diminuita.
Detto questo, gli ucraini hanno un serio problema di munizioni. Al fronte – spiega la fonte – i comandanti stanno prendendo decisioni difficili, procedendo al razionamento dei proiettili d’artiglieria, perché temono di rimanere senza.
I russi, individuata questo punto debole degli ucraini, stanno prendendo sempre più di mira gli stabilimenti industriali che producono quelle munizioni.
Pertanto – spiega la fonte – occorrerà che gli alleati NATO si diano da fare, aumentando la produzione di queste munizioni e mandando rifornimenti in Ucraina, perché – spiega la medesima fonte – non possiamo lasciar vincere Putin in Ucraina. E’ importante che l’opinione pubblica e gli elettori, capiscano che bisogna contrastare questa guerra illegale promossa dalla Russia in Ucraina.
Anche perché – avverte – se non ci opponiamo a questa aggressione, altri regimi autoritari la vedranno come una carta da giocare per risolvere questioni territoriali.